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Morto Gianrico Tedeschi, una carriera tra Strehler e Carosello

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Si è spento nella serata di ieri nella sua casa di Crabbia a Pettenasco, in provincia di Novara, Gianrico Tedeschi. L’attore aveva festeggiato lo scorso 20 aprile i 100 anni, ricevendo gli auguri del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Lascia la moglie Marianella Laszlo e le figlie Enrica e Sveva. Ne dà notizia il sito Buongiorno Novara.

Nato a Milano il 20 aprile 1920, studente alla facoltà di Magistero della Cattolica di Milano, durante la seconda guerra mondiale fu chiamato alle armi come ufficiale e partecipò alla campagna di Grecia. Fatto prigioniero dopo l’armistizio, venne internato tra gli IMI nei campi di Beniaminovo, Sandbostel e Wietzendorf. Nella prigionia conobbe un altro internato destinato a diventare celebre, Giovannino Guareschi. A Sandbostel recitò per la prima volta nella parte di Enrico IV nell’omonima opera di Pirandello. Nel 1947, mentre si diplomava all’Accademia nazionale d’arte drammatica di Roma, ebbe anche il suo debutto teatrale sotto la guida di Giorgio Strehler. Negli anni successivi recitò in varie compagnie e in diversi teatri, tra i quali lo Stabile di Roma, cimentandosi anche nella rivista e nella commedia musicale.

Attore di grande versatilità e di peculiare umorismo, fu uno dei protagonisti della prosa televisiva, ma offrì prove brillanti anche nello spettacolo leggero. Prese parte anche ai grandi sceneggiati della Rai. Protagonista assiduo della trasmissione pubblicitaria Carosello, al quale prestò più volte il suo volto buffo e arguto, Tedeschi è ricordato soprattutto come testimonial delle caramelle Sperlari, in scenette trasmesse dal 1974.

Nella stagione 1972-73 partecipò anche alla trasmissione radiofonica Gran varietà, condotta da Raffaella Carrà. Nel 2000 rinnovò il suo successo teatrale interpretando la malinconica pièce Le ultime lune di Furio Bordon, che portò in scena per dieci stagioni (fino al 2010). Nel 2011 fu l’industriale Oldfield ne La compagnia degli uomini di Edward Bond, una produzione del Piccolo Teatro di Milano, con la regia di Luca Ronconi. Per questa interpretazione vince il Premio Ubu come migliore attore.

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