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Col nuovo stadio della Roma i romani guadagneranno più che col Giubileo

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«Se tutto va come deve andare, De Rossi riuscirà ad entrare nel nuovo stadio da capitano». Ѐ la previsione di Florenzi, che nell'augurarsi di vedere la posa della prima pietra il prima possibile annuncia il futuro del compagno di squadra: il contratto è in scadenza a giugno, serve un rinnovo per allungare la speranza di vedere il numero 16 giallorosso varcare la porta dell'impianto a Tor di Valle. «Totti - ha continuato l'esterno di Vitinia - ha meno possibilità di giocarci, comunque prima pensiamo a farlo, poi vediamo». L'unico dei tre romani che sulla carta ha le maggiori probabilità di entrare nel nuovo stadio con tanto di fascia al braccio è proprio Florenzi, in realtà. Ed è lui il primo calciatore a partecipare ad una conferenza sul tema, quella che si è svolta questa mattina all'università La Sapienza per presentare lo «Studio di Impatto Economico e Sociale sul progetto Stadio della Roma Tor di Valle». «Da cittadino romano, prima che da giocatore e tifoso della Roma, sono orgoglioso - ha proseguito Florenzi - di vedere la mia società così attiva su questo punto. Sarà una struttura che darà tanti posti di lavoro e c'è gente che sta a casa e ha voglia di lavorare per salvare la propria famiglia. La cosa che a me preme è avere uno stadio infuocato, con i tifosi vicino al campo a darci più forza. Quando li senti così vicino cambia proprio lo scenario di una partita, l'ho provato sulla mia pelle, dai qualcosa in più a livello inconscio. Uno stadio così ti cambia le gare e la vita». Parole sincere di chi si rammarica ogni volta che entra nell'Olimpico e vede la curva semi-deserta e gli spalti sempre più vuoti, nonostante gli alti obiettivi a cui mira la Roma. Secondo lo studio dell'ateneo, il nuovo impianto produrrà molti benefici economici, a partire da un aumento del Pil provinciale di circa 1,5% all'anno in media e di 18,5 miliardi di euro in 9 anni (2017-2026), con un'incidenza positiva anche sull'occupazione: circa 5.500 i nuovi posti di lavoro stimati nell'area. La società si aspetta ricchi profitti, il dg Baldissoni (presente alla conferenza assieme all'ad Gandini e al costruttore Parnasi) ha fatto una prima stima: «Ci attendiamo ritorni economici sul fatturato come Juventus, Bayern Monaco e Arsenal. Il passaggio dal vecchio al nuovo per Bayern e Arsenal ha portato ricavi pari al 57%. Per la Juve parliamo del 200%, il nostro è un progetto importante per tutta l'Italia. Se paragoniamo per contenuti tecnici Atalanta-Sassuolo a Stoke City-Sunderland, la partita italiana ha una valenza superiore. Ma un cinese o un americano sceglieranno la partita inglese, perché quello che viene percepito è un'immagine di una struttura idonea per la ripresa televisiva e un terreno di gioco in perfette condizioni». C'è di più: l'impatto economico del progetto sulla città sarebbe pari a circa due volte e mezzo quello prodotto da EXPO 2015 su Milano e superiore del 68% di quello generato dal Giubileo della Misericordia. Domani pomeriggio altro appuntamento per lo stadio: i rappresentanti della Roma incontreranno il vicesindaco Daniele Frongia, l'assessore all'Urbanistica Paolo Berdini e alcuni consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle a Palazzo Senatorio. Intanto, la Roma ha ripreso ad allenarsi dopo la domenica di riposo concessa da Spalletti, che ha ritrovato in gruppo Totti ed Emerson Palmieri. Due recuperi importanti che seguono quello di Manolas, rientrato sabato già nella partitella con la Primavera. Mario Rui e Nura continuano a lavorare con i più piccoli, Paredes era assente giustificato oggi a Trigoria: la società gli ha dato il permesso per la nascita del secondogenito, Giovanni Leandro. Per l'argentino è difficile la convocazione per la trasferta di Bergamo, ma a fine settimana proverà a tornare in gruppo.

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