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L'avanzata del videogame italiano tra creatività e il sogno olimpico degli eSport

Dai miti MotoGP e Mario + Rabbids alle realtà indipendenti

Alessandro Perrone
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Tra quella manciata di cose per cui siamo famosi nel mondo – cibo, vino, moda e poco altro – non ci sono certo i videogiochi. Siamo un popolo di nerd a cui piace giocare ore e ore, in solitaria o in compagnia, fra battaglie storiche, corse automobilistiche e avventure fantasy, e magari sognare di andare alle Olimpiadi visto che il Cio ha recentemente riconosciuto gli esports come disciplina sportiva a tutti gli effetti. Ma a mettersi dall'altra parte, quella di chi i videogiochi li produce e li distribuisce, sono in pochi, anche perché in Italia joypad e console significano ancora intrattenimento per chi ha tempo da perdere.  È ora di accorgersi che non è così. È ora di investire sui videogiochi e sul futuro. Questo il tema del Games Industry Day, l'appuntamento promosso dall'Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani, che quest'anno si è svolto a Roma. Protagonisti dell'incontro proprio quelle ragazze e quei ragazzi che hanno deciso di scommettere nella produzione videoludica in Italia. Un salto nel vuoto che l'attuale governo sta cercando di rendere meno rischioso tramite delle agevolazioni, dal tax credit a contributi automatici, comprese nella nuova Legge Cinema. “Stiamo aspettando il via libera della Commissione europea, poi saranno attivati i bandi per usufruire dei fondi” promettono dal ministero. Finanziamenti a parte, il grosso ce lo dovranno mettere gli sviluppatori con la loro creatività e inventiva. Qualcosa negli ultimi anno si è mosso, sia per quanto riguardo software house piccole e indipendenti che per progetti grandi. Milestone è uno di questi. L'azienda milanese è una delle realtà italiane più importanti, soprattutto per la collaborazione con MotoGP. È grazie a loro infatti che possiamo sfrecciare nei panni di Valentino Rossi e Andrea Dovizioso fra le curve di tutte le piste del motomondiale. L'ultima grande novità sono gli e-sports, che dopo aver conquistato l'Asia sono sbarcati anche in Europa. Pochi giorni fa, oltre al campionato vero e proprio conquistato purtroppo da Marc Marquez, si è concluso il primo campionato del mondo virtuale di MotoGP 17. A portarsi a casa il trofeo è stato Lorenzo Daretti, in arte Trastevere73, una piccola rivincita italiana. Sempre a Milano c'è anche la sede italiana di Ubisoft. La loro ultima fatica è Mario + Rabbids: Kingdom Battle, uscito per Nintendo Switch alla fine di agosto. Il gioco è uno strategico a turni con protagonisti Super Mario, l'idraulico più famoso della storia dei videogiochi, e i Rabbids, gli esuberanti e colorati conigli venuti dalla luna. Molto acclamato da critica e pubblico, Mario + Rabbids è un successo che fa ben sperare per il futuro, ma anche un esempio da seguire per gli sviluppatori più piccoli in cerca di una nicchia di mercato. Fra questi ci sono i ragazzi di MixedBag, anche loro presenti all'evento, che dopo anni di gestazione hanno lanciato a inizio 2017 Forma.8. Disponibile per tutte le piattaforme, da PS4 a Xbox fino a Nintendo Switch e iPhone, nel gioco vestiamo i panni di una piccola sonda dispersa su un pianeta abbandonato, fra scenari apocalittici e distese desertiche, oppure immersi in vasti sotterranei molto curati dal punto di vista artistico. Lo stesso, se non di più, si può dire anche per Last Day of June, sviluppato dalla Ovosonico, che punta molto sul lato narrativo e scenografico, sempre in bilico fra l'onirico e il reale. Nel gioco seguiremo le vicende travagliate vicende di Carl e June, una storia che va oltre l'intrattenimento e si confronta con il tema della perdita e della voglia tornare indietro nel tempo. Un perfetto esempio del potenziale artistico dei videogiochi, che secondo molti saranno l'arte del ventunesimo secolo. E l'arte è una di quelle cose per cui l'Italia è famosa nel mondo. Non possiamo farci scappare anche quest'occasione.

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