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Tetris compie 30 anni

Tetris

Fu lanciato dal matematico russo Aleksej Pazitnov nel lontano 1984. E' il papà dei puzzle game

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Era il 6 giugno del 1984 quando il matematico russo Aleksej Pazitnov lanciò la prima versione di Tetris sul calcolatore Elektronika 60. Il gioco ha riscosso fin da subito un enorme successo, tanto da diventare uno dei titoli più famosi di tutti i tempi, presente ancora oggi sul mercato anche su smartphone e tablet. Il successo globale di questo gioco è legato a filo doppio alla versione per Game Boy del 1989, anno in cui questo ipnotico puzzle game è stato offerto in bundle insieme alla console portatile di Nintendo. Vent'anni dopo, nel 2009, Tetris per GameBoy ha conquistato ben 35 milioni di fan in tutto il mondo. Gli ultimi dati di vendita, che risalgono gennaio 2010, indicano che sono state vendute più di 170 milioni di copie di Tetris in tutte le sue varianti. Di questi, circa 70 milioni sono copie fisiche, come cartucce e dischi ottici, mentre le altre 100 milioni sono imputabili alle edizioni per cellulari e smartphone. Un record che lo rende il gioco mobile a pagamento più venduto di tutti i tempi. Ovviamente PS4 e Xbox One non potevano mancare all'appello, e così il 14 marzo Tetris Company ha annunciato che ci sarà una versione del gioco anche per le console next gen di Sony e Microsoft. Ad occuparsi dello sviluppo ci penserà SoMa Play, mentre la distribuzione sarà affidata al colosso del gaming francese Ubisoft.     Ma perché Tetris piace così tanto da poter essere definito intramontabile? Tom Stafford, insegnante di Psicologia e scienze cognitive all'Università di Sheffield, in Inghilterra, ha provato a spiegarne i motivi sulle colonne dell'Independent. Ecco le cinque ragioni per cui Tetris causa dipendenza:   1. Offre una gratificazione istantanea Tetris dimostra che riuscire a immergersi in un gioco non dipende tanto dal realismo e dall'alta risoluzione, quanto dalla facilità di interazione con il mondo del videogame. In Tetris basta premere un bottone per avere una risposta istantanea e spostare i tetramini incastrandoli. E alcuni studi sul gioco hanno mostrato che è proprio l'immediata risposta che Tetris dà al giocatore a creare gratificazione.   2. Il cervello adora completare i percorsi La nostra mente esiste per scovare e completare percorsi. Per questo pensiamo di intravedere una figura realistica quando fissiamo le nuvole, o la superfice della Luna. Tetris è un mondo fatto di percorsi semplicissimi e per giocarci bisogna applicare le capacità di trovare e finire un percorso del nostro cervello. Ogni riga montata e scomparsa sullo schermo equivale a un percorso completato e quindi a una soddisfazione per il giocatore.   3. L'appeal di risolvere le questioni in sospeso Completare percorsi, terminare le frasi, posare l'ultimo pezzo del puzzle: la tendenza della nostra mente a risolvere le questioni in sospeso si sposa perfettamente con Tetris. Tanto da creare un particolare "Effetto Tetris" sul cervello: se si prova a dormire dopo una lunga sessione davanti al videogioco, si continuano a immaginare i tetramini che scendono nello schermo. Da un punto di vista psicologico questa conseguenza si può paragonare all'Effetto Zeigarnik, la tendenza della nostra mente a tenere in memoria tutte le questioni in sospeso, e a dimenticare quelle completate. Giocare a Tetris sviluppa questo effetto: ogni azione che compiamo rinnova il terreno di gioco sviluppando una perpetua situazione in sospeso da risolvere.   4. L'indimenticabile tema musicale Basata sul tema russo Koroneiniki, proveniente dal XIX secolo, e poi adattata ai tempi moderni. (Nel vido qui sotto ne ricordiamo il motivetto)     5. L'eterna sfida contro se stessi Osservando bene, in Tetris non c'è una trama e il gioco non finisce mai per davvero. Il punto è tutto nel migliorarsi a ogni partita, nell'incastrare più mattoncini possibile, nel resistere ‘più a lungo', o nell'accumulare il maggiore numero di punti. È un concetto molto semplice, ma è forse proprio questa semplicità il segreto del duraturo successo del videogioco che asseconda l'istinto della mente umana a organizzarsi intorno a percorsi e obiettivi, e soprattutto sviluppa la tendenza naturale a migliorarci.   Ecco poi qualche curiosità sul gioco che in molti ignorano: - Il nome "Tetris" non ha alcun significato specifico. Si tratta semplicemente dell'unione delle parole "Tetra", in greco 4 (ogni tetramino ha 4 blocchi) e Tennis, lo sport preferito dal creatore. - E' stato dimostrato che Tetris ha effetti benefici sul cervello, incluso essere utile a chi cerca di smettere di fumare o di mettersi a dieta. - Molti studiosi si sono posti una domanda: si può vincere a Tetris? Anche se i migliori giocatori possono arrivare lontano, è matematicamente dimostrato che ogni partita si concluderà con una sconfitta del giocatore (esclusa la vittoria per numero di righe completate). - Il gioco ha dato il nome all'Effetto Tetris, una condizione che può verificarsi quando qualcuno gioca per un periodo di tempo prolungato ad un videogame. Dopo aver lasciato un gioco, questo occupa gran parte dei pensieri, delle immagini mentali e anche dei sogni dei giocatori. - Tetris è stato il primo videogioco ad essere utilizzato nello Spazio. Un Game Boy con Tetris trascorse 196 giorni a bordo della stazione spaziale russa Mir nel 1993, a disposizione degli astronauti.   In attesa di scoprire quali altre vette potrà scalare questo pezzo di storia del mondo dei videogiochi non si può far altro che augurargli un buon compleanno. Dopotutto non è facile compiere trent'anni e non dimostrarli affatto, ma il gioco di Pazitnov riesce benissimo in quest'impresa e soprattutto ancora affascina giocatori di ogni età e in ogni parte del globo.

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