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Zelensky da Papa Leone: "Vogliamo la pace ma non cederemo territori"

Foto: Lapresse

Andrea Riccardi
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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a Roma questa mattina e si è recato a Castel Gandolfo per un incontro con Papà Leone XIV. Alle 15 sarà a Palazzo Chigi per un colloquio con la premier, Giorgia Meloni, che ieri - intervenendo a una videoconferenza con il presidente ucraino e altri leader europei, convocata per fare il punto sul percorso di pace - ha ribadito che "in questa fase è fondamentale aumentare il livello di convergenza su temi che toccano gli interessi vitali dell'Ucraina e dei suoi partner europei". Secondo quanto riferisce Palazzo Chigi, Meloni ha insistito sull'importanza dell'unità di vedute tra Unione europea e Stati Uniti per il raggiungimento di una "pace giusta e duratura", richiamando in particolare la necessità di definire solide garanzie di sicurezza e di individuare misure condivise a sostegno dell'Ucraina.

L'Ucraina si prepara a presentare alla Casa Bianca un piano di pace rivisto, nel tentativo di evitare di fare concessioni territoriali alla Russia. Kiev è pronta a proporre una proposta alternativa agli Stati Uniti dopo che il presidente Volodymyr Zelensky ha nuovamente escluso la cessione di territori. Il piano di 28 punti proposto dagli Stati Uniti, e respinto dai leader di Kiev e da quelli europei perché troppo favorevole alla Russia, e stato ridotto a 20 punti, secondo l'agenzia di stampa Interfax-Ucraina. Dopo le ultime dichiarazioni del presidente Usa Donald Trump, che ha di fatto allineato la posizione di Washington a quella di Mosca, il processo di pace per l'Ucraina appare in salita. Zelenskyj ha ribadito che il governo ucraino non ha "né il diritto legale né quello morale" di cedere i propri territori alla Russia sottolineando che "gli Stati Uniti stanno lavorando per trovare un compromesso che soddisfi entrambe le parti". "La Russia - ha detto Zelensky - insiste fermamente affinché rinunciamo ai territori. Ma noi non vogliamo assolutamente rinunciare a nulla. È per questo che stiamo lottando".

Secondo Axios, che ha raccolto le indiscrezioni di due funzionari ucraini che hanno scelto di restare anonimi, Zelensky si troverebbe ad affrontare "crescenti pressioni da parte degli Stati Uniti affinché accettino ingenti perdite territoriali e altre concessioni nel piano di pace del presidente Trump". Intanto l'Unione Europea ha presentato una serie di proposte per il finanziamento dell'Ucraina. Lo hanno dichiarato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa sul social network X dopo un incontro con il presidente ucraino e il segretario generale della Nato Mark Rutte a Bruxelles nella serata di ieri: "L'obiettivo è un'Ucraina forte, sul campo di battaglia e al tavolo dei negoziati. L'Ue rimane salda e fedele ai propri principi". "La sovranità dell'Ucraina deve essere rispettata e la sicurezza deve essere garantita, a lungo termine, come prima linea di difesa della nostra Unione", ha aggiunto von del Leyen. Rutte ha confermato di aver avuto "buoni colloqui" con Zelensky e i leader dell'Ue "a sostegno di ulteriori progressi sulla strada verso una pace giusta e duratura per l'Ucraina". Nel frattempo il Giappone ha respinto la proposta dell'Unione Europea di aderire all'iniziativa di Bruxelles volta a utilizzare i beni statali russi congelati per sostenere finanziariamente l'Ucraina. Tokyo detiene 30 miliardi di dollari di beni russi "congelati".

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