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Gite scolastiche a rischio, l'appello di Anquap a Valditara

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Le gite scolastiche sono a rischio. L'associazione nazionale quadri della pubblica amministrazione (Anquap) ha inviato una lettera al ministro dell’Istruzione e al Presidente dell’Anac. Secondo il presidente di Anquap, Giorgio Germani: “Sono troppi i problemi nell’affidamento della gestione dei viaggi di istruzione agli Uffici Scolastici Regionali. Per una volta, concentriamoci sulle reali esigenze formative dei nostri studenti e sull’importanza di un’organizzazione di qualità eccellente. Solo così potremo garantire viaggi e uscite scolastiche organizzati in modo sicuro e pienamente rispondenti agli obiettivi educativi”.

Anquap, nella sua lettera, sottolinea quanto la soluzione di affidare l’organizzazione dei viaggi di istruzione agli USR (Uffici Scolastici Regionali) sollevi numerose problematiche che rischiano di compromettere gravemente l’efficacia di questa attività didattica e di ampliamento dell’offerta formativa. Eccone i punti di criticità fondamentali. Prima di tutto i tempi lunghi e complessità delle procedure: le procedure ordinarie del codice appalti richiedono tempi e meccanismi molto complessi per arrivare all’aggiudicazione della gara e alla stipula del contratto. Gli stessi renderebbero difficile una programmazione dei viaggi che possa coincidere con le esigenze delle scuole, in costanza di anno scolastico e non preventivabili con una programmazione a monte. Poi ci sono le esigenze degli studenti con disabilità: la partecipazione degli studenti con disabilità richiede un’attenzione specifica e un’organizzazione che garantisca la loro massima integrazione e partecipazione possibile. Affidare questa responsabilità agli USR, più distanti dalla realtà quotidiana delle scuole, potrebbe compromettere tale obiettivo. Un altro punto è quello che riguarda la gestione delle esigenze alimentari: la crescente presenza di studenti con disturbi alimentari, intolleranze e allergie richiede una gestione accurata, che difficilmente può essere garantita da un sistema centralizzato. Per quel che riguarda poi le difficoltà economiche delle famiglie: non conoscere il costo stimato del viaggio in anticipo rende difficile prevedere la partecipazione degli studenti, soprattutto considerando le attuali difficoltà economiche delle famiglie. Questo potrebbe ridurre significativamente l’adesione, vanificando gli esiti della gara e l’obiettivo educativo dei viaggi. Diverse problematiche riguardano le agenzie di viaggio: molte agenzie, essendo piccole o medie imprese (le più volte piccole), avrebbero difficoltà a partecipare a procedure che richiedono, una solidità finanziaria per la costituzione di onerose garanzie provvisorie e definitive, e la produzione di una molteplicità di documenti. Questo limiterebbe la concorrenza e aumenterebbe il rischio di non aggiudicazione dei servizi. E ancora l'impatto sull’offerta formativa: l’incapacità di reperire i servizi in modo efficiente comprometterebbe irrimediabilmente l’offerta formativa programmata attraverso il PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa), riducendo opportunità importanti per gli studenti. Per Anquap, poi, attribuire agli USR le competenze sui viaggi di istruzione comporterebbe un carico di lavoro insostenibile per i pochi funzionari assunti per queste finalità. Circa il 40% delle scuole di ogni regione farebbe affidamento su questi uffici, generando una necessità di coordinamento estremamente complesso e inefficiente tra scuole e USR. Il rischio del collasso del sistema sarebbe elevato. Infine la centralizzazione della gestione dei viaggi rischia di affossare completamente questa attività didattica /educativa. I viaggi di istruzione e le visite guidate rappresentano “un ampliamento essenziale dell’offerta formativa, sia per l’integrazione delle attività scolastiche, sia per lo sviluppo generale della personalità degli studenti. Inoltre, sono un complemento importante per la preparazione degli alunni in vista del loro futuro ingresso nel mondo del lavoro” (fonte MIM).

In conclusione per Anquap, solo una gestione diretta e personalizzata da parte delle scuole può garantire che siano pienamente rispettate le esigenze di perseguimento degli obiettivi educativi specifici, della piena inclusione degli studenti con disabilità, dell’attenzione alle necessità particolari di studenti con intolleranze o allergie alimentari. Conclude Germani: “Mettiamo da parte CIG, CUP, DURC, tracciabilità, patti di integrità, garanzie, offerte tecniche ed economiche, bolle, tasse ANAC e tutta la burocrazia che spesso ostacola il processo. Per una volta, concentriamoci sulle reali esigenze formative dei nostri studenti e sull’importanza di n’organizzazione di qualità eccellente. Solo così potremo garantire viaggi e uscite scolastiche organizzati in modo sicuro e pienamente rispondenti agli obiettivi educativi”.

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