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Andrea Durante, il campione della nazionale di basket con Sindrome di Down in visita al San Raffaele

Il giovane campione del mondo della nazionale di basket FISDIR in visita al San Raffaele “dove mi hanno insegnato a diventare chi sono”

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È tornato da campione del mondo nel posto che lo ha visto diventare grande “dove mi hanno insegnato a diventare il ragazzo che sono”. È emozionato Andrea Durante in visita al reparto pediatrico dell’IRCCS San Raffaele al quale ha voluto dedicare il suo ultimo successo. Il ragazzo, venti anni a giugno, milita nella nazionale di basket con Sindrome di Down FISDIR che lo scorso marzo si è aggiudicata la medaglia d’oro ai Trisome Games di Antalya battendo proprio la squadra di casa.

 

Gli trema la voce e gli si inumidiscono gli occhi quando entra al San Raffaele dove ad accoglierlo è l’applauso scrosciante di chi lo ha visto muovere i primi passi. Aveva solo sei mesi quando ha cominciato ad essere assistito dall’équipe del reparto pediatrico dell’Istituto romano, allora diretto dal Prof. Giorgio Albertini, che lo ha seguito per ben 15 anni diventando di fatto la sua seconda famiglia. Non pensa di essere speciale “non sono vanesio, cerco sempre di restare con i piedi per terra”, ci dice, “ma la medaglia non la tolgo quasi mai”. È bello Andrea con i suoi occhioni chiari e la divisa della nazionale che orgogliosamente indossa ma ancora più bello è quanto è riuscito a trasmettere ai pazienti del reparto che erano lì a festeggiarlo ed ai quali ha regalato da parte della FISDIR gli zaini della nazionale. Contrariamente a quanto dice lui è speciale Andrea, tanto, perché è diverso, lui vede il mondo con il cuore. Vede dunque l’essenziale, quello invisibile agli occhi.

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