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Intesa Sanpaolo per i Blue Days, un progetto di crowdfunding con Marevivo

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Intesa Sanpaolo con Marevivo per il progetto di crowdfunding "Blue Days" che nasce per sensibilizzare i giovani alla tutela e alla sostenibilità dell’ambiente marino e liberare i fondali di Lazio e Abruzzo da pericolose reti abbandonate. Il progetto "Blue Days" vuole infatti stimolare i giovani e le loro famiglie alla scoperta e conoscenza dell’ambiente marino grazie al gioco e all'apprendimento interattivo osservando e riflettendo sull’importanza di preservare il prezioso patrimonio naturale marino e partecipare al percorso di cambiamento verso la sostenibilità. Gli incontri informativi e di sensibilizzazione sul mare sono rivolti ai giovani studenti che durante il periodo invernale saranno coinvolti in classe ed ai giovani ospiti degli stabilimenti balneari e delle spiagge libere di Lazio e Abruzzo che con le loro famiglie le frequentano in estate.

L’educazione ambientale nelle scuole sarà focalizzata sui danni che minacciano il nostro Mare e, soprattutto, su come prendere parte al cambiamento per la sua salvaguardia. Gli studenti, guidati da esperti, svolgeranno attività e giochi didattici per scoprire le meraviglie del mare e dei suoi abitanti, stimolando il loro senso civico. Al percorso in aula seguirà un percorso ludico-informativo e di intrattenimento all’aria aperta sul litorale del proprio Comune per osservare e monitorare i rifiuti balneari e, in particolare, l’inquinamento da plastica.

In estate invece, un team di esperti operatori Marevivo coinvolgerà i ragazzi in attività di educazione ambientale nei gazebo Marevivo allestiti sulle spiagge con l’obiettivo di suscitare curiosità e attenzione verso l'ecosistema marino, grazie all'osservazione di situazioni e di fenomeni ad esso legati, dai più semplici ai più complessi. Queste azioni attivano un effetto amplificatore: i giovani che partecipano ai Blue Days, infatti, potranno riportare ai propri amici o familiari quanto hanno appreso e assimilato.

Blue Days si propone inoltre di contribuire concretamente a ridurre la presenza di inquinamento in mare attraverso operazioni di pulizia dei fondali con il recupero delle reti da pesca abbandonate, grazie ai volontari e al personale della Divisione Sub Marevivo e con il supporto della Guardia Costiera. Gli interventi subacquei mirano a recuperare 2 reti fantasma. La prima rete, nelle acque dell’Area Marina Protetta dell’Isola di Ventotene e Santo Stefano, e la seconda rete, nella zona antistante l’Area Marina Protetta Tor Paterno, si trovano entrambe tra i 20 e i 45 metri di profondità. In particolare, i fondi raccolti serviranno per finanziare indicativamente: 24 giornate di educazione ambientale sulle spiagge individuate con osservazione della natura per riconoscere specie animali e vegetali della spiaggia e del mare, attività di riconoscimento dei più comuni rifiuti spiaggiati, giochi di squadra ed attività ludiche anche per i più piccoli; interventi subacquei finalizzati al recupero di 2 reti sommerse abbandonate; 2 giornate di attività in classe e sulle spiagge per ciascuna classe coinvolta delle 5 scuole medie che si prevede di coinvolgere tra Lazio e Abruzzo.

I Blue Days coinvolgeranno ogni giorno circa 50 bambini/e e ragazzi/e sulle spiagge, per un totale di circa 1.000 giovani nella stagione estiva, oltre a 2 operatori di stabilimenti balneari al giorno. Inoltre, grazie alle attività invernali, altri 400 ragazzi delle scuole medie e 20 professori e, indirettamente, i familiari dei ragazzi, fino a circa altri 700 adulti. Il progetto raggiungerà anche i gestori di circa 10 stabilimenti balneari per Regione e circa 30 familiari al giorno, per un totale di oltre 500 adulti. Gli interventi subacquei di recupero reti invece, porteranno un beneficio diretto all’ambiente marino in termini di ripristino e conservazione della biodiversità e, indirettamente, a tutti i fruitori del mare come subacquei, diportisti, referenti aree marine protette e così via.

“La nostra salute dipende dal mare ma la salute del mare dipende da tutti noi. Per questo Marevivo continua ad adoperarsi unendo alle azioni concrete come il recupero delle reti fantasma alle attività di educazione ambientale, volte a sensibilizzare le nuove generazioni sull'importanza della tutela dell'ambiente marino e della biodiversità. Per dare il via a una vera e propria transizione ecologica occorre cambiare le nostre abitudini perché il cambiamento può e deve avvenire partendo proprio dai piccoli gesti quotidiani di ognuno di noi”, dichiara Raffaella Giugni, Responsabile Relazioni Istituzionali Marevivo.

Roberto Gabrielli, responsabile della Direzione regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo: ”Il Mare è un bene prezioso, uno scrigno di biodiversità dal valore inestimabile; per poterlo difendere bisogna imparare a conoscerlo. Marevivo dal 1985 è impegnata nella difesa del mare e delle sue risorse ma anche nell’educazione e nella sensibilizzazione delle nuove generazioni sui temi ambientali. Formazione, sostenibilità e ambiente sono valori in cui il nostro Gruppo crede fermamente cosi come crede in questo bellissimo progetto che abbiamo deciso con entusiasmo di sostenere”. Una nobile causa che Intesa Sanpaolo, coadiuvata nella scelta da Fondazione CESVI, ha deciso di sposare ponendola tra quelle sostenute attraverso il Programma Formula, progetto accessibile dalla piattaforma di raccolta fondi For Funding per promuovere in tutto il territorio italiano dedicate a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà. L’obiettivo, nello specifico, è raccogliere 150mila euro entro la fine di marzo.

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