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"Umanizzazione in Medicina, il caso dei disturbi dello spettro autistico". Tavola rotonda al San Raffaele Roma con Rezza e Brusaferro

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Si terrà il prossimo 25 novembre, alle 9.30, la Tavola rotonda su “Umanizzazione in Medicina - il caso dei disturbi dello spettro autistico”, presso la sala convegni dell’IRCCS San Raffaele Roma, in via di Val Cannuta 247. Al dibattito organizzato dell’Istituto di ricerca romano con l’Università Telematica San Raffaele, parteciperanno, tra gli altri, Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità; monsignor Vincenzo Paglia, presidente dell’Accademia Pontificia per la Vita; Giovanni Rezza, direttore generale Prevenzione Sanitaria - Ministero della Salute e Massimo Annicchiarico, direttore Direzione regionale Salute e Integrazione sociosanitaria.

La Tavola rotonda sarà introdotta da Massimo Fini, direttore scientifico dell’IRCCS San Raffaele Roma; Vilberto Stocchi, rettore dell’Università San Raffaele e sarà moderata da Amalia Allocca e Enrico Garaci, rispettivamente direttrice sanitaria e presidente del Comitato scientifico dell’IRCCS San Raffaele Roma. Gli interventi si concentreranno sull’applicazione concreta dell’umanizzazione in medicina, attualmente considerata un elemento importante anche ai fini dell’accreditamento, “ma sul punto la norma è ancora generica. Il Dl 469/2010, infatti, cita l’umanizzazione senza indicare i relativi criteri e i valori necessari per ottenere l’accreditamento. Per questo – afferma il prof. Garaci - sarà avanzata una proposta perché si definiscano dei criteri precisi e in particolare un indice di valutazione dell’umanizzazione con parametri obiettivi (IVU), in analogia con l’Impact Factor usato come indice bibliometrico. Ciò contribuirebbe a incentivare, lungo il percorso diagnostico terapeutico assistenziale, il ricorso all’umanizzazione quale prassi costante nella cura della persona”.

Un focus sarà dedicato ai disturbi dello spettro autistico in un’epoca in cui si afferma sempre di più il concetto di Medicina personalizzata con una visione più integrata, volta al recupero del concetto del prendersi cura della persona, “che non risponde solamente ad un imperativo etico di rispetto ma si dimostra essere - spiega la dott.ssa Allocca - anche una pratica volta al miglioramento della “performance” del paziente oltre che vantaggiosa sotto il profilo della spesa sanitaria. L’umanizzazione in medicina raffigura un importante passaggio finalizzato a promuovere le relazioni umane e la comunicazione sociale. Circostanze, che spesso mancano e che potrebbero essere importanti nell’affrontare gli aspetti legati all’autismo”.

I disturbi dello spettro autistico sono un gruppo eterogeneo di disturbi del neuro-sviluppo caratterizzati da un’alterazione delle funzioni socio-comunicative. In Italia, si stima 1 bambino su 77 (età 7-9 anni) presenti un disturbo dello spettro autistico con una prevalenza maggiore nei maschi: i maschi sono 4,4 volte in più rispetto alle femmine – secondo quanto valutato nell’ambito del "Progetto Osservatorio per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico” co-coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute.

L’evento, che si svolgerà in presenza nel rispetto delle norme vigenti, sarà trasmesso in diretta streaming sulla piattaforma Zoom al seguente link: https://zoom.us/j/94795085293?pwd=QTl2UTVTcGY1bmRUS3BJRUk1M1BrUT09

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