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Boom di Rai Radio nel 2021: crescita e sorpasso su Gedi. Roberto Sergio: "Felici dei numeri"

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Ter-Tavolo Editori Radio ha pubblicato i dati di ascolto del primo semestre 2021. Da sottolineare il risultato positivo di Rai Radio, che fa segnare una crescita dello share del 12,7% rispetto al pari periodo del 2019. Tale risultato riporta Il gruppo Rai ai numeri del 2016, prima della ricerca Ter, e arriva dopo un triennio caratterizzato dal totale rinnovamento delle radio Rai in termini di digitalizzazione, presidio dei social e di tutti i mezzi online, apertura della modalità visual. Grazie a tali risultati Rai Radio scavalca in termini di share il gruppo Gedi, posizionandosi al secondo posto dopo le radio Mediaset.

 

Non può che essere felice dell’andamento del 2021 Roberto Sergio, direttore di Rai Radio: “Come è noto, Rai ha avviato da tempo una ricerca riservata degli ascolti basata su meter e per la prima volta possiamo dire che i dati Ter vanno nella stessa direzione di quelli in nostro possesso, anche se ancora sottostimati. Evidentemente la crescita reale dei nostri ascolti è stata così forte che anche una ricerca basata sul ricordo come quella Ter l’ha registrata. In più, l’aumentata presenza sui media, sui social e su tutte le piattaforme digital, da parte di Rai Radio ha dato una spinta ulteriore ai dati Ter verso una fotografia più verosimile della realtà. Siamo quindi molto soddisfatti del lavoro svolto e ringrazio ancora una volta i Direttori dei nostri canali. Pronti per la prossima sfida, il non lineare, dove stiamo per scendere in campo, ancora una volta, da leader”.

 

 

In evidenza le prestazione di Radio 2 che ottiene la miglior performance fra tutte le radio nazionali. La share aumenta del 22% rispetto al pari periodo 2019 e il canale supera Virgin distanziandola di oltre 300mila ascoltatori. Radio 1 e Radio 3 fanno segnare aumento di share superiori all’11%. Unico neo quello di Isoradio, che paga un primo semestre caratterizzato da continui lockdown e restrizioni alla circolazione “Sono dati - continua Sergio - che parlano da soli e per i quali non posso che congratularmi con Simona Sala, Paola Marchesini e Andrea Montanari, che certamente approfondiranno e motiveranno le ragioni delle loro ottime performance. Dispiace per il dato di Isoradio che ovviamente risente dei blocchi alla circolazione del primo semestre. Sono sicuro che nel secondo semestre, se la mobilità riprenderà come ci auguriamo, avremo le soddisfazioni che merita il nuovo progetto editoriale messo in atto dalla direttrice Angela Mariella. Aver riportato con forza la Rai al centro dei dibattiti strategici e degli scenari competitivi ha probabilmente contribuito a riportare i nostri numeri alla realtà. Ma non solo. La modalità visual di Radio 2 ha senz’altro dato un’ulteriore spinta all’ascolto del canale e credo che con il diffondersi delle smart tv questa nostra scelta sarà sempre più premiante. Tutto ciò non fa che certificare ancora una volta la necessità di misurazioni più puntuali e di prodotto, come quella che abbiamo avviato con grande soddisfazione in autonomia. Oggi siamo felici di questi numeri ma guardiamo a un domani fatto di dati su fonte IP e di sfide su terreni che oggi molti neanche considerano”.

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