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Futura, la Colonia per abbracciare il futuro con un dono della natura

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Le mani di un nonno, un padre e un figlio. Insieme in un’immagine potente. Mani unite dalle stesse radici che si intrecciano per trasmettere valori e conoscenze. Immagini di emozioni, complicità, saggezza, creatività e intimità. Tutto racchiuso in una campagna di comunicazione che è perfetta sintesi della filosofia alla base della nuova fragranza di Acqua di Parma, Colonia Futura. Nata in un momento storico unico. Ed unica essa stessa perché pensata come dichiarazione di amore per la natura. Una colonia con contenuti di sostenibilità importanti e al tempo stesso solidale. Perché il ricavato della vendita di Colonia Futura nella boutique romana di piazza di Spagna (fino al 18 ottobre) sarà interamente devoluto alla Fondazione Francesca Rava che aiuta le mamme e i bambini in difficoltà. Un gesto benefico che acquista ancora più valore in un momento in cui le famiglie devono affrontare problemi quotidiani enormi. E’ quindi un messaggio di positività quello che Acqua di Parma vuole trasmettere con la sua ultima nata, Colonia Futura. Molto più di una nuova fragranza, vero e proprio emblema del manifesto di sostenibilità della storica Maison italiana, che significativamente prende il nome di Acqua di Parma Futura. Una vibrante esplosione di ingredienti naturali, meravigliosamente amalgamati ma allo stesso tempo prorompenti. Trasparente nella sua essenza e vibrante di vita. Paola Paganini, Innovation and Product Development Director di Acqua di Parma, ci racconta le fasi di creazione dell’eau de cologne.

Il progetto di Colonia Futura quando è nato?

“Abbiamo iniziato a lavorarci due anni e mezzo fa. L’idea era quella di voler creare una fragranza il più possibile con ingredienti di origine naturale e non perché ora va di moda ma perché volevamo testimoniare attraverso essa il nostro impegno a preservare la natura per il futuro. Siamo una Maison che vive di ingredienti naturali da sempre, con grande passione e amore per quello che la natura ci offre: frutti, piante, legni. Senza la natura e i suoi magnifici prodotti saremmo privi della nostra linfa vitale".

Una sfida difficile da realizzare?

“Il nostro grande maestro, François Demachy, ha colto con entusiasmo questa sfida e abbiamo iniziato a lavorare. Siamo partiti dagli ingredienti italianissimi - quelli che sono la firma olfattiva di tutte le nostre fragranze, che noi amiamo chiamare i “Frutti d’Oro”. Bergamotto, Limone, Pompelmo unendoli ad ingredienti classici della profumeria come la salvia e la lavanda ed il Vetiver. E’ stata una sfida complessa. Trovare il giusto balance ed assicurare quella persistenza che il consumatore oggi chiede alle fragranze e anche alle Eau de Cologne come la nostra. Per ottenerla spesso si ricorre a note di sintesi, che noi non volevamo utilizzare proprio per l’idea iniziale di creare una fragranza il più possibile naturale".  

Quando avete capito che era la colonia giusta?

“Ricordo ancora quel giorno in cui con Mr. Demachy sentivamo che mancava ancora un piccolo particolare, quel dettaglio necessario a fare il salto di qualità. La formula è stata cambiata di un nulla, un microgrammo di un ingrediente sostituito con un microgrammo di un altro: con quella semplice variazione tutto è sembrato perfetto. Avevamo Colonia Futura”.

Si può definire un prodotto italiano?

"Certamente! Perché nella sua fragranza ci sono molti ingredienti di origine italiana, perché la fragranza stessa è prodotta in Italia e perché tutti gli elementi del packaging sono fatti in Italia, a parte gli erogatori per i quali non esiste un produttore italiano. Colonia Futura, come tutti i prodotti Acqua di Parma è frutto della capacità italiana del fare; esprime il lavoro di mani sapienti che si tramandano il sapere da generazione in generazione". 

Sotto lockdown come avete fatto a portare a termine il vostro progetto?

“La fase produttiva operativa è avvenuta durante il lockdown. Per fortuna l’industria non è stata bloccata, la produzione è andata avanti. Dopo Pasqua l’incontro surreale, dopo settimane che non ci vedevamo de visu, tutti super protetti, per vedere i primi flaconi uscire dalla linea di produzione. E’ stato difficile lavorare a ranghi ridotti e con il personale in sicurezza. Questo lancio ce lo ricorderemo per tutta la vita”.

Ecco allora che Colonia Futura è pronta per occupare un posto di riguardo nelle vostre boutique. Simbolo della vostra filosofia votata alla sostenibilità.

“Colonia Futura rappresenta un unicum, un punto di svolta. Questa nuova eau de cologne è l’espressione contemporanea di una spinta alla pre­servazione e alla valorizzazione delle risorse naturali e culturali che esiste fin dalle origini della Maison e che si traduce in un approccio etico e tra­sparente, sostenibile da sempre. Da oltre un secolo la purpose di Acqua di Parma è infatti custodire e tramandare l’Arte di Vivere italiana, consape­vole che la condizione necessaria perché ciò sia possibile, è la tutela del patrimonio culturale, artistico e naturale italiano. Abbiamo cominciato a comunicarlo sempre di più perché è fondamentale essere trasparenti. Non solo il jus vanta il 99% di ingredienti di origine naturale, sostenibile è anche il packaging. Il tappo è in plastica riciclata, l’erogatore e il flacone in vetro di separano facilmente per poter essere riciclati, l’etichetta è realizzata con polveri di scarto provenienti dalle cave di marmo. L’iconico cilindro è realizzato in carta certificata FSC. Tutto ciò esemplifica gli sforzi di Acqua di Parma nel promuovere un uso più consapevole delle risorse del pianeta per le generazioni a venire. In tal senso Colonia Futura si inserisce pienamente in quell’universo valoriale che vede nel rito di passaggio fra generazioni, il leit motif di tutto il mondo delle Colonie Acqua di Parma. Passato, presente e futuro sono dimensioni temporali che sussistono l’una grazie all’altra così che, la nostra nuova fragranza è il modo di Acqua di Parma di andare incontro al futuro con un dono che viene direttamente dalla natura”.

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