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Guai in casa Ferragni: i ricavi della società crollano e tra i soci volano gli stracci

Chiara Ferragni

Voto sulla necessità di ripianare il buco. E si va al muro contro muro

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Un marchio famoso che perde soldi e i soci che litigano: succede in casa di Chiara Ferragni  o per meglio dire nella Serendipity srl che gestisce il brand della famosa stilista-blogger. Qualche giorno fa, infatti, s’è riunita l’assemblea degli azionisti che vede al primo posto la Alchimia di Paolo Barletta col 40%, seguito dalla stessa Ferragni col 32,5%, da Esuriens e N1 ciascuna col 13,7% e entrambe dell’imprenditore pugliese Pasquale Morgese che produce la linea di scarpe Chiara Ferragni Shoes.

I soci dovevano approvare il bilancio 2019 che oltre a registrare ricavi in calo per circa un milione rispetto agli 1,6 milioni dell’anno prima, hanno riscontrato perdite per oltre 521mila euro dopo l’utile di 192mila euro del 2018. In assemblea il consigliere Fabio Damato, espressione di Barletta e Ferragni, ha detto che la perdita “è dovuta alla rilevante contrazione dei ricavi per royalties in base ai contratti con N1 e Mofra Shoes per la concessione dei marchi in licenza” e “ai rilevanti investimenti fatti nel 2019 sulle risorse umane, ristrutturando e potenziando l’ufficio stile”.

Ma Giorgio Zaffaroni, rappresentante di Morgese, ha replicato che “i costi relativi agli investimenti dovevano essere capitalizzati in bilancio, con ciò riducendo la perdita”. Dopo un altro botta-e-risposta questa volta fra lo stesso Barletta e Zaffaroni i soci hanno votato, spaccandosi: Alchimia e Ferragni hanno approvato il ripianamento della perdita attingendo ai 973mila euro di utili portati a nuovo; mentre Esuriens e N1 hanno espresso voto contrario.

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