Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Ha precorso tempi e mode passando con disinvoltura dal mestiere di muratore, bagnino, lavapiatti, guardia del corpo e lucidatore di bare a quello di modello per l'Edimburgh Art College (per il quale a 19 anni apparse persino nudo).

default_image

  • a
  • a
  • a

Maper tutti resterà memorabile il suo modo impeccabile nel presentarsi: «Il mio nome è Bond... James Bond». Una frase che Sir Sean Connery ha ripetuto per gioco anche ieri sera con gli amici, in occasione del party per i suoi splendidi 80 anni. Scenario della festa in suo onore la bella villa affittata vicino casa dell'ex James Bond, a Nassau, con i Bowfire, il famoso gruppo di violinisti specializzato in musica celtica e molto amato dal divo. Tra gli ospiti nessuna star, ma solo amici intimi che non fanno parte del mondo dello spettacolo. Nato nel sobborgo di Fountainbridge, in Scozia, figlio di un camionista e di una cameriera, Connery abbandonò giovanissimo la scuola e a 16 si arruolò nella Marina Militare Britannica da cui venne presto congedato a causa di un'ulcera. Connery si ritrovò così a fare mille mestieri, finché nel 1950 rappresentò la Scozia all'elezione di Mister Universo arrivando terzo nella sezione «alti» (è lungo 1.88 cm). Nel '58 venne scelto come ballerino di fila (da bambino aveva preso lezioni di danza per 11 anni dalla ballerina svedese Gert Malmgren) nel musical «South Pacific» e, dopo qualche ruolo in tv, è stato finalmente notato dalla Fox per il cinema. Ma la decisiva svolta professionale giunse per Connery nel 1962, quando venne scovato da Albert R. Broccoli e Harry Saltzman per interpretare sul grande schermo James Bond, nome in codice 007, celeberrimo agente segreto protagonista dei romanzi di Ian Fleming, ruolo che ricoprì in sette pellicole (compresa una fuori serie). Connery era perfetto per il ruolo: astuto, elegante, freddo, seducente, in poco tempo è diventato uno dei più celebri sex-symbol del pianeta. Eppure, quando fece un'audizione, per la prima trasposizione dei libri di James Bond sul grande schermo, l'autore Ian Fleming lo reputò «inadatto»: non voleva un rude marcantonio scozzese per il ruolo di una raffinata spia inglese. Fu però la moglie di Fleming, ammaliata come molte altre donne dal carisma di Connery, a far cambiare idea allo scrittore. Il legame con Bond rimane tuttavia ancora così forte che Connery ha abbandonato di recente la sua pensione dorata per doppiare la voce dell'agente segreto in un videogioco basato su 007. Nel 1971, dopo essere tornato per sostituire George Lazenby (la cui parentesi da 007 durò un solo film), Connery, temendo di rimanere prigioniero a vita del personaggio di James Bond, passò il testimone a Roger Moore; ma nel 1983, in «Mai dire mai» - remake di Agente 007 Thunderball: Operazione tuono - tornò ancora una volta a vestire i panni dell'agente segreto più famoso del mondo. Ormai dal 2003 si è ritirato dalle scene per trasferirsi alle Bahamas, affermando di non voler più mettere piede nella natia Scozia se non dopo l'indipendenza di quest'ultima dalla Gran Bretagna. Dopo il suo recente film, il flop «La leggenda degli uomini straordinari», ha promesso di non voler più recitare per due validi motivi: «La pensione è troppo bella» e «ci sono troppi idioti ora a Hollywood», ha spiegato Connery, che ha avuto anche parti importanti in «Indiana Jones», «Il nome della rosa», «L'uomo che volle farsi re» e «Gli intoccabili», per il quale vinse l'unico Oscar della sua carriera come miglior attore non protagonista. Negli anni '90 l'attore ha continuato a riscuotere tali consensi dal pubblico, con «Entrapment», «Scoprendo Forrester» e «The Avengers», che ancora nel 1998 la rivista People lo annoverava fra gli uomini più belli del mondo dopo averlo proclamato nel 1990 l'uomo più sexy del secolo. Si vocifera che da anni l'Academy abbia in mente di consegnargli un Oscar alla carriera, ma il timore che l'attore si presenti in kilt e rilasci un lungo discorso anti-Inghilterra li ha fatti finora desistere. Solo Sean Connery può ancora incutere a 80 anni un timore del genere ai potenti produttori di Hollywood, segno di una carriera e un carattere che rimarranno nella storia del cinema. Connery è sempre stato molto geloso della propria vita privata. E nonostante la sua fama di sex symbol, si è sposato solo due volte: nel 1962 con l'attrice Diane Cilento, dalla quale ha avuto un figlio, Jason, anch'egli attore; dopo il divorzio dalla prima moglie, nel 1973 si è poi risposato con la pittrice Micheline Roquebrune, sua inseparabile e attuale compagna.

Dai blog