Hamas pronta a consegnare le armi ma solo "se finisce l'occupazione a Gaza"
Hamas è pronta a consegnare le armi nella Striscia di Gaza ad un'autorità palestinese che governerà il territorio, a condizione che cessi l'occupazione da parte dell'esercito israeliano. "Le nostre armi sono legate all'esistenza dell'occupazione e dell'aggressione", ha dichiarato in un comunicato Khalil al-Hayya, leader di Hamas per Gaza e principale negoziatore del movimento palestinese, che aggiunge: "Se l'occupazione avrà fine, queste armi saranno poste sotto l'autorità dello Stato''. L'ufficio di Hayya ha precisato che si riferiva a uno Stato palestinese sovrano e indipendente. "Accettiamo il dispiegamento delle forze dell'Onu come forze di separazione, incaricate di sorvegliare i confini e di garantire il rispetto del cessate il fuoco a Gaza'', ha aggiunto Hayya, esprimendo chiaramente il rifiuto del movimento al dispiegamento di una forza internazionale nella Striscia di Gaza con il compito di disarmarlo.
"Il disarmo di Hamas non può comunque essere la prima cosa da fare nel processo. Dobbiamo andare in ordine, essere realisti", ha affermato il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, nel momento in cui sembra aprirsi lo spazio per negoziare la seconda fase del piano di pace proposto dalla Casa Bianca che riguarda il disarmo del movimento, appunto, e l'insediamento di un’autorità per governare la Striscia e guidarne la costruzione.
Dai blog
Generazione AI: tra i giovani italiani ChatGPT sorpassa TikTok e Instagram
A Sanremo Conti scommette sui giovani: chi c'è nel cast
Lazio, due squilli nel deserto