Corea del Nord, la sfida gli Stati Uniti: “Saremo più offensivi che mai”
La Corea del Nord ha annunciato che sarà “più offensiva” nei confronti di Washington e Seul, il giorno dopo un test missilistico balistico. “Agiremo in modo più offensivo contro le minacce nemiche”, ha dichiarato il ministro della Difesa nordcoreano No Kwang Chol, citato dall’agenzia di stampa statale KCNA. Il funzionario ha accusato Washington di essere “sfacciata nelle sue manovre militari volte a minacciare la sicurezza” del suo Paese, sostenendo che gli Stati Uniti stanno “intenzionalmente intensificando le tensioni politiche e militari nella regione”. Ha anche criticato l’arrivo della portaerei statunitense a propulsione nucleare USS George Washington nel porto sudcoreano di Busan. Seul ha citato ragioni logistiche e la necessità di far riposare i marinai.
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Le dichiarazioni del ministro nordcoreano, così come il test missilistico balistico di ieri, arrivano poco più di una settimana dopo la visita di Donald Trump in Corea del Sud nell’ambito di un tour asiatico. Il Presidente aveva aperto le porte a un incontro con il leader nordcoreano Kim Jong Un, ma il vertice non ha avuto luogo, con Trump che si è dichiarato “troppo impegnato” nel totale silenzio di Pyongyang.
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Durante la sua visita, tuttavia, il Presidente ha compiuto un gesto significativo nei confronti dell’alleato sudcoreano, concedendo a Seul il permesso di costruire un sottomarino a propulsione nucleare e rendendo così il Paese uno dei pochi a possederne uno. Pochi giorni dopo, il Segretario alla Difesa statunitense Pete Hegseth si è recato al confine intercoreano con il suo omologo sudcoreano e ha ribadito i legami bilaterali.
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