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Hamas rilascerà gli ostaggi. Poi l'incontro con Donald Trump a Gerusalemme

Foto: Ansa

Andrea Riccardi
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Attesa in Israele per il rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas. Il governo ha affermato di aspettarsi che liberati lunedì mattina e ha, inoltre, annunciato che si sta preparando a riconsegnare in cambio duemila detenuti palestinesi, la fase cruciale dell'accordo di pace che potrebbe porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza. “Ci aspettiamo che tutti i nostri 20 ostaggi ancora vivi vengano rilasciati insieme in una sola volta alla Croce Rossa e trasportati su sei-sette veicoli", ha dichiarato il portavoce dell'esecutivo israeliano Shosh Bedrosian. Gli ostaggi saranno poi condotti in una base militare per riabbracciare famiglie oppure in ospedale se necessario. I corpi degli ostaggi deceduti saranno inviati all'Istituto nazionale di medicina legale per l'identificazione. Un funzionario di Hamas rimasto anonimo ha dichiarato ad Al Jazeera che degli ostaggi vivi sono stati radunati a Gaza e che il gruppo militante incontrerà la Croce Rossa forse già stasera per concordare la logistica del loro rilascio.

Il movimento islamico ferma 48 ostaggi, 28 dei quali sarebbero già morti. Una task force internazionale lavorerà per ritrovare i resti degli ostaggi non rilasciati lunedì, molti dei quali si ritiene siano sepolti sotto le macerie da qualche parte nella devastata Striscia. Diversi comandanti di Hamas, importanti figure politiche palestinesi e medici detenuti, il cui rilascio era stato richiesto, non figurava nella lista dei prigionieri da liberare. Tra questi il ​​leader politico Marwan Barghouti. Una tregua è in vigore da venerdì pomeriggio, ma la maggior parte dei dettagli delle proposte del presidente degli Stati Uniti devono essere negoziate prima che si giunga al termine del conflitto.

Lunedì il presidente degli Stati Uniti visiterà Gerusalemme per parlare alla Knesset, il parlamento israeliano, e incontrare gli ostaggi. L'Air Force One della Casa Bianca atterrerà alle 9.20 a Tel Aviv. Nel pomeriggio Trump volerà a Sharm el-Sheikh, dove presiederà, insieme al presidente egiziano Abdel Fatah el-Sisi, il vertice di pace a cui parteciperanno i leader di oltre 20 paesi, con l'obiettivo di finalizzare una tregua permanente a Gaza. Al vertice anche la premier italiana Giorgia Meloni, il presidente francese Emmanuel Macron e il capo del governo britannico Keir Starmer. Trump ha affermato di aspettarsi che il cessate il fuoco continuerà: "Sono tutti stanchi di combattere. C'è un consenso sulla strada da seguire". La guerra ha ucciso 67 mila palestinesi e ne ha feriti 170 mila. Guerra iniziata il 7 ottobre 2023 quando 1.200 israeliani sono stati uccisi nell'attacco di Hamas al festival musicale Supernova e altri 251 sono stati rapiti. Di questi la maggioranza è già stata rilasciata. In Israele sono in corso i preparativi per accogliere gli ultimi ostaggi. Sono stato effettuato esercitazioni per preparare il rilascio, utilizzando attori al posto degli ostaggi. Anche le famiglie della Cisgiordania occupata si sono preparate ad accogliere i propri cari che usciranno dalle carceri israeliane

Nel frattempo i gruppi umanitari si preparano a inviare aiuti a Gaza. Cogat, l'agenzia che sovrintende agli aiuti, ha dichiarato di prevedere che 600 camion entreranno nella Striscia ogni giorno. Le Nazioni Unite hanno annunciato che 170 mila tonnellate di cibo e medicine sono pronte per entrare a Gaza non appena Israele ne autorizzerà l'ingresso. Un portavoce del Programma alimentare mondiale, Abeer Etefa, ha spiegato le strade che saranno ripulite e riparate per facilitare le future consegne di aiuti. Il ripristino degli aiuti regolari è imposto dal piano Trump. Gli Usa schiereranno fino a 200 soldati in Israele per contribuire a istituire una task force che coadiuverà gli sforzi di stabilizzazione a Gaza.

 

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