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Dazi, sull'accordo Trump si è "mangiato" von der Leyen: l'affondo di Orban scuote l'Ue

Luca De Lellis
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C'è chi lo celebra come un accordo "enorme" frutto di un "duro negoziato" e chi, invece - come il primo ministro ungherese Viktor Orban -, registra nell'intesa sui dazi al 15% trovata da Stati Uniti e Unione europea a Turnberry (Scozia) una debolezza commerciale dell'Esecutivo guidato da Ursula von der Leyen. Se poi ti chiami Orban, solo qualche mese fa hai dichiarato che se nel 2004 l'Ue fosse stata questa "non è certo che saremmo entrati a farvi parte", allora, i toni del confronto si accendono un pelo di più. "Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione": parole dure, pronunciate dal capo del governo di Budapest in una diretta Facebook, durante il commento a caldo dell'accordo stipulato.

 

 

Poche ma significative parole, che esprimono un malcontento per l'assoggettamento all'alleato americano che secondo Orban sta attanagliando la politica europea. Oltre alle nuove imposte con percentuale al 15%, che scatteranno a partire dal primo agosto, cui non vanno compresi materiali come acciaio e alluminio i cui dazi restano al 50%, al premier ungherese non è proprio andato giù l'impegno di Bruxelles a comprare da Washington armi ed energia per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. 

 

 

Per rafforzare il concetto già comunque intuibile, Orban si è lasciato andare a una metafora facilmente interpretabile: "Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma", ha sentenziato, aggiungendo che nonostante gli sforzi profusi per farlo passare come un successo, questo tentativo non andrà a buon fine. Orban, leader ungherese dal 2010, aveva già avvisato l'Ue che quando "gli svantaggi avrebbero superato i vantaggi" di appartenere all'organizzazione europea, l'Ungheria non avrebbe esitato a tirarsene fuori. Vedremo se questo accordo sui dazi avvicinerà il paese dell'Europa orientale alla drastica decisione. E forse non è un caso che nella diretta Orban abbia accostato l'intesa raggiunta dall'Ue a quella ottenuta dal Regno Unito, classificandola come "peggiore". 

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