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Mosca, ordigno in un complesso residenziale: morto il fondatore del battaglione "ArBat"

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È morto in ospedale per le ferite riportate nell’esplosione di un ordigno, presso il complesso residenziale di Mosca "Alye Parusa" in cui risiedeva, il fondatore del battaglione armeno "ArBat" impegnato sul fronte ucraino al fianco delle forze russe, Armen Sargsyan (traslitterato anche in Sarkysian o Sarkissian). Lo ha reso noto l’agenzia Tass. Nell’esplosione ci sono state diverse altre vittime. Fra loro, una guardia del corpo di Sargsyan, Oleg Kasperivoch, è morta e un’altra è stata gravemente ferita.

 

 

 

Il battaglione "ArBat" è stato assorbito nella rete di mercenari Redut sostenuta dall’apparato dell’intelligence militare di Mosca. Sargsyan era presidente della Federazione di pugilato della repubblica popolare del Donetsk, era considerato vicino all’ex Presidente Viktor Yanukovich, ed era accusato da Kiev di avere avuto un ruolo nelle violenze contro gli attivisti della Maidan nel 2014.

 

 

Nell’aprile del 2018 era stato fermato in Francia, in seguito a una richiesta di estradizione dell’Ucraina. Ma era stato rilasciato dopo due giorni su cauzione. L’esplosione è avvenuta alle 9.45 (ora locale). Secondo una prima ricostruzione, l’ordigno sarebbe stato recapitato per corriere. Al momento dell’esplosione, Sargsyan si trovava nella hall dell’edificio diretto al parcheggio. Secondo le fonti inquirenti citate dalla Tass, l’attentato sarebbe un omicidio mirato.

 

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