
Congo, i ribelli scatenano il caos: scontri incendi nelle ambasciate a Kinshasa

Caos in Repubblica Democratica del Congo: proteste e disordini a Kinshasa. Diverse ambasciate sarebbero state attaccate da manifestanti. Proteste vengono segnalate nei pressi delle ambasciate di Francia e Stati Uniti. Vicino alla rappresentanza diplomatica statunitense sarebbero stati appiccati incendi. Dall’edificio che ospita l’ambasciata francese uscirebbe del fumo. Secondo alcune fonti sarebbe stata vandalizzata l’ambasciata belga. Sarebbero state attaccate anche le rappresentanze diplomatiche di Uganda, Ruanda e Kenya.
Le ambasciate di Rwanda, Uganda, Francia e Belgio, riferisce la Bbc, sono finite nel mirino dei manifestanti, e alcuni edifici sono stati saccheggiati, nel contesto di un’esplosione di rabbia per quanto accade a Goma, mentre aree della capitale sono praticamente deserte, con scuole e negozi chiusi. La Polizia, riporta ancora la rete britannica, ha usato i lacrimogeni per disperdere i manifestanti che a Kinshasa hanno dato alle fiamme copertoni e intonato slogan contro i combattenti dell’M23, entrati domenica notte a Goma.
«L’ambasciata francese a Kinshasa è stata attaccata stamani da manifestanti, che hanno provocato un incendio ormai sotto controllo. Questi attacchi sono inaccettabili», ha scritto su X il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot.
«Stiamo seguendo minuto per minuto l’evolversi della situazione, soprattutto per quanto riguarda i nostri connazionali. Già da ieri, che eravamo a Bruxelles, quando sono arrivati i primi segnali siamo riusciti grazie al lavoro della nostra ambasciata a far andare in Ruanda alcuni missionari che stavano a Goma. Sono circa 150 quelli registrati a Kinshasa e a Goma sono rimaste una quindicina», afferma il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, lasciando il Quirinale dopo le celebrazioni del ’Giorno della Memoria' parlando della situazione in Congo. «Ci sono stati momenti di tensione, manifestazioni difronte all’ambasciata francese, sono entrati dentro quella dell’Uganda, ci sono state manifestazioni davanti ad altre ambasciate ma bisogna essere sempre molto prudenti e garantire la sicurezza del personale diplomatico e dei nostri concittadini», conclude Tajani.
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