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Ankara, il Pkk rivendica l'attentato in Turchia: "Pianificato da tempo"

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Le Forze di difesa del popolo (Hpg), l’ala militare del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), hanno rivendicato l’attacco di mercoledì 23 ottobre contro la sede della società aerospaziale turca Tusas, nei pressi di Ankara, che ha causato cinque morti e 22 feriti. In un comunicato, l’Hpg ha reso noto che l’operazione, «pianificata da tempo», è stata eseguita da una unità della Brigata Khalidun. Il gruppo curdo ha inoltre confermato le identità degli autori dell’attacco (un uomo e una donna, entrambi uccisi), Ali Orek e Mine Sevjin Alcicek, come reso noto ieri dal ministero dell’Interno turco. L’Hpg ha spiegato che «questa azione non ha alcuna relazione con l’agenda politica discussa in Turchia nell’ultimo mese», in riferimento alle presunte notizie secondo cui il Pkk avrebbe dato la disponibilità al governo di Ankara ad avviare un processo di risoluzione sulla questione curda.

 

 

 

«È noto che le armi prodotte da Tusas hanno ucciso migliaia di civili, compresi bambini e donne, in Kurdistan. Non esiste diritto più legittimo di quello di ogni organizzazione, istituzione e persona patriottica del Kurdistan ad agire contro i centri in cui vengono prodotte queste armi di massacro», è stato precisato nel comunicato. La società aerospaziale turca colpita è attiva nella produzione di caccia e droni, mezzi militari utilizzati da Ankara contro il Pkk. Fondata nel 1973, l’azienda statale ha contribuito a rendere la Turchia uno dei pochi Paesi in grado di produrre aerei da combattimento di quinta generazione, grazie al progetto relativo al caccia Kaan, che ha effettuato il suo primo volo di prova lo scorso febbraio e che dovrebbe entrare nell’inventario dell’aeronautica militare turca entro il 2028.

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