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Harvey Weinstein, annullata la condanna: "Errore cruciale" nel processo

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La Corte d’appello di New York ha annullato la condanna per crimini sessuali comminata nel 2020 all’ex produttore di Hollywood Harvey Weinstein. Lo riferisce il «New York Times». I giudici, con una maggioranza di quattro su sette, hanno stabilito che nel processo di quattro anni fa fu commesso un errore cruciale: alla procura fu consentito di chiamare a testimoniare una serie di donne che sostenevano di essere state abusate da Weinstein, ma le cui accuse non facevano parte dei capi d’imputazione nei confronti del produttore di origine ebraica. Nella motivazione della decisione si legge che Weinstein non fu dunque giudicato solo sulla base dei crimini che gli venivano imputati, ma anche sulla base dei suoi comportamenti passati.

 

 

Ora sarà il procuratore distrettuale di Manhattan, Alvin Bragg, a decidere se chiedere un nuovo processo per Weinstein. Bragg è in questi giorni anche protagonista del processo all’ex presidente Donald Trump per i pagamenti del 2016 all’ex pornostar Stormy Daniels. Weinstein, 71 anni, si trova in carcere a Rome, New York, ma nel 2022 ha ricevuto anche una condanna a 16 anni di carcere in California per lo stupro di una donna in un hotel di Beverly Hills. Principale bersaglio del movimento di protesta #MeToo, Weinstein è stato accusato di crimini sessuali nei confronti di oltre cento donne. A New York era stato condannato per le molestie nei confronti di due di loro.

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