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Usa, mistero sul lanciamissili nella regione dell'Asia-Pacifico: "Capacità di fuoco"

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Usa e Cina si contendono le sorti del mondo. Questa è la celata verità che incute terrore. A rivelare che le Forze Armate americane devono prepararsi a un possibile confronto con Pechino sono stati il segretario alla Difesa, Lloyd Austin, e il capo degli Stati Maggiori Riuniti, il generale Mark Milley. I due leader del Pentagono hanno chiesto di approvare il bilancio di 842 miliardi di dollari proposto al Congresso, sostenendo la necessità della modernizzazione delle forze Usa in Asia e nel mondo. “È un bilancio fondato su una strategia e dalla serietà della nostra competizione strategica con la Cin”, ha affermato Austin. Ma c'è di più. Ora a sollevare il dubbio su una sempre più netta opposizione tra le due superpotenze è la notizia secondo cui gli Stati Uniti avrebbero in mente di posizionare un sistema missilistico di difesa nella regione dell’Asia-Pacifico. 

 

 

Sembra che entro il 2024 gli Usa vogliano piazzare un lanciamissili a medio raggio in un'area strategica per confrontarsi con la Cina. Non è chiaro quale sia il mezzo da schierare né il Paese che lo accoglierà. Stando a quanto si legge su Il Giornale, "potrebbe del sistema Typhoon, in grado di lanciare sia i missili da crociera Tomahawk con una gittata di oltre 1.600 chilometri che l'intercettore SM-6". "Non discuterò di quale sistema si tratti e non dirò dove e quando sarà posizionato", ha detto nei giorni scorsi il generale Charles Flynn, comandante generale dell'esercito americano nel Pacifico, al quotidiano giapponese Asahi Shimbun e ad altri media presso l'ambasciata statunitense a Tokyo. "Sto solo dicendo che ci sarà una capacità di fuoco di precisione a lungo raggio che arriverà nell'intera regione", ha aggiunto. 

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