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Russia, Medvedev parla di "minaccia nucleare": "Peggio che nel 1962"

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La situazione attuale tra la Russia e gli Stati Uniti è peggiore di quella del 1962 durante la crisi dei missili di Cuba, quando le due superpotenze si avvicinarono pericolosamente a uno scontro nucleare. Lo ha dichiarato il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, citato da Ria Novosti. "La minaccia principale ora è la minaccia di un conflitto nucleare, non importa quanto banale possa sembrare. E questa minaccia è cento volte peggiore rispetto a quella del 1962 durante la crisi dei missili cubani", ha affermato Medvedev, ricordando che ai tempi la Russia non era in guerra con gli Stati Uniti e che le due parti stavano semplicemente cercando di misurare le proprie capacità. Ora, invece, ha continuato "stanno combattendo contro di noi. Guardate cosa sta succedendo". 

 

 

La Russia "non può condurre i negoziati con l’attuale leadership ucraina", ha detto anche il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitrij Medvedev, al festival internazionale della gioventù a Sochi. Il motivo di tale sentenza? Nel governo attuale di Kiev "non vi sono persone capaci di condurre dialogo costruttivo con la Russia". Il funzionario ha aggiunto che le attuali autorità ucraine stanno proponendo "idee stravaganti" come la formula di pace, non rendendosi conto che "non funzioneranno". "Non rinunceremo mai alle nostre terre, quindi i negoziati con le autorità ucraine saranno possibili, a mio parere, solo quando riconosceranno le realtà che si sono sviluppate in seguito alle azioni delle nostre valorose forze armate", ha concluso Medvedev.

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