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Houthi preparati: strategia dei "mille tagli" e arsenale rinforzato dall'Iran

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Sale la tensione in Medio Oriente. La nave Duilio ha abbattuto un drone nel Mar Rosso. Il velivolo, dalle caratteristiche analoghe a quelli già usati in precedenti attentati degli Houthi, si trovava a circa 6 Km dal cacciatorpediniere lanciamissili italiano, in volo nella sua direzione. "L’unità ha reagito per autodifesa", ha chiarito Andrea Quondamatteo, il comandante della nave, parlando ai microfoni del Tg1. Intanto, i miliziani del gruppo yemenita filo-iraniano hanno accusato gli Stati Uniti e il Regno Unito del danneggiamento registrato circa una settimana fa di tre cavi sottomarini nella zona compresa fra la città saudita di Gedda e lo Stato del Gibuti. Attualmente, ha spiegato il ministero della Difesa, la Nave Duilio si trova nell'area per garantire la libertà di navigazione e la sicurezza delle rotte commerciali. Ma qual è la tattica dei ribelli? In un articolo del Corriere della sera, la loro strategia viene detta dei "mille tagli" e consiste in una serie di attacchi, riusciti o meno, pensati con l'intento di rendere il traffico nel Mar Rosso "perennemente insicuro". 

 

 

L'obiettivo? In questo modo "le compagnie hanno poche opzioni: circumnavigare l’Africa con costi aggiuntivi oppure correre il rischio di essere prese di mira davanti alle coste dello Yemen". Se si pensa agli Houthi come a un gruppo armato improvvisato, ci si sbaglia di grosso. Prima che Israele iniziasse i raid sulla città di Gaza, infatti, i militanti si sono esercitati molto, sia via terra che via mare, con avversari interni. Ma non è tutto. Sebbene Teheran neghi il coinvolgimento in questo nuovo scontro, pare che l'apporto dell'Iran abbia anche "irrobustito" il loro arsenale. "I pasdaran hanno fatto arrivare sistemi offensivi, batterie antiaeree, tecnologia, munizionamento. E un nucleo di consiglieri ha aperto un centro di comando-controllo per migliorare la macchina bellica. Inoltre, Teheran ha lasciato in zona la nave-spia Behshad, accusata di svolgere compiti di intelligence: la tesi è che il finto mercantile favorisce le incursioni", si legge sull'articolo del quotidiano. 

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