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Gaza, c'è l'intesa tra Israele ed Egitto sul confine: le condizioni

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Egitto e Israele sono vicini a un accordo sulla questione del controllo del delicato confine tra la Striscia di Gaza e il territorio egiziano alla fine della guerra in corso. A sostenerlo è la radio dell’esercito israeliano, che cita proprie fonti a condizione di anonimato. La novità arriva dopo settimane di colloqui per cercare di smussare le divergenze. Secondo le fonti, Israele ha promesso di non agire militarmente nell’area della città di Rafah, a Gaza, vicino al confine con l’Egitto, prima che alla popolazione che risiede lì, attualmente circa un milione di persone, venga concesso il tempo adeguato per evacuare in altre parti della Striscia.

 

 

Secondo quanto riferito dalla radio dell’esercito israeliano, la principale preoccupazione del Cairo è che si verifichi un esodo di palestinesi in Egitto provocando una crisi di rifugiati per il paese. Israele non ha deciso dove vuole che la popolazione palestinese si sposti, se nel nord della Striscia di Gaza o a Khan Younis, nel sud, al termine dei combattimenti in corso. Nel dopoguerra, secondo le ultime discussioni Israele avrebbe una «certa influenza» sul cosiddetto corridoio di Filadelfia tra Egitto e Striscia di Gaza, ma preferibilmente con mezzi tecnologici e senza una presenza fisica lungo il confine. Verrà inoltre costruito un muro sotterraneo lungo il confine per contrastare la costruzione di tunnel transfrontalieri. I lavori saranno finanziati da uno stato del Golfo, ma non è stato indicato di quale si tratta.

 

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