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Israele fa scattare l'allarme in Europa: "Cellule dormienti pronte ad agire"

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L’esercito israeliano ha arrestato e interrogato a Gaza "centinaia di sospetti di atti di terrorismo, molti dei quali si sono consegnati a noi. Utilizziamo durante i combattimenti l’intelligence raccolta negli interrogatori". Lo ha reso noto Daniel Hagari, portavoce delle forze Israeliane di Difesa. In precedenza il sito di Haaretz aveva riportato la notizia della resa agli israeliani di decine di combattenti di Hamas, pubblicando una foto di diversi miliziani in ginocchio. Ora, a pochi giorni di distanza dall'allarme lanciato dal commissario per gli Affari interni dell’Unione europea Ylva Johansson, è arrivata una nuova allerta. In occasione delle festività natalizie, "cellule dormienti" del gruppo terroristico islamista sarebbero pronte a passare dalla pianificazione all'azione. 

 

 

Come riporta Il Giornale, il ministro per la Diaspora dello Stato ebraico, Amichai Chikli, ha diffuso una comunicazione ai leader di un insieme di Paesi europei, tra cui Italia, Regno Unito, Germania, Belgio, Danimarca e Svezia, e ha avvisato le autorità locali sulla possibilità di attentati che verrebbero eseguiti da elementi legati al movimento islamista responsabile delle efferatezze del 7 ottobre. I miliziani di Hamas, stando a quanto si apprende, avrebbero organizzato cellule dormienti, parte di "una complessa rete d’odio” le cui attività “hanno già cominciato a produrre conseguenze”. Per il responsabile della Diaspora israeliano “questo non è il momento dell’ambiguità. Hamas ha dimostrato che il suo obiettivo è uccidere ebrei ovunque essi siano”. 

 

 

Un piano per le stazioni ferroviarie e un mantenimento costante del livello di allerta: anche il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha ricordato le azioni messe in campo dal Viminale già dopo il 7 ottobre, giorno dell'attacco di Hamas a Israele, che si consolidano su tutto il territorio alla luce degli episodi di terrorismo in Europa. Dopo l'accoltellamento mortale di un cittadino tedesco a Parigi per mano di un presunto estremista islamico di origini iraniane, due giorni fa, il ministro ha affermato che notizie del genere "confermano che l'attenzione che abbiamo messo in campo c'è e ci deve essere". 

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