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Gaza, tutto pronto per l'operazione via terra. Ma gli "ordigni artigianali" spaventano Israele

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In Medio Oriente continuano gli scontri e Israele ha confermato la volontà di un attacco di terra. Appena l'offensiva all'interno della Striscia di Gaza verrà lanciata, i soldati di Tel Aviv dovranno fare i conti con gli esplosivi Efp, cioè gli stessi ordigni che terrorizzarono le forze statunitensi in Iraq. Più nel dettaglio, stando a quanto trapela, ad attendere le forze israeliane tra tunnel e strutture sotterranee, ci sarà un tipo di Improvised Explosive Device (IED) di tecnologia iraniana, denominato Explosively Formed Penetrator. Si tratta di esplosivi di penetrazione realizzati attraverso ordigni artigianali.

 

 

In rete circolano video che mostrano le armi che Hamas, l'organizzazione politica e paramilitare palestinese islamista che due settimane fa ha attaccato Israele, ha a sua disposizione. "Sembra che tra le molte sfide che le Forze di difesa israeliane dovranno affrontare in una campagna di terra a Gaza ce ne sarà una che temevamo quotidianamente in Iraq: l'IED dell'ingegneria iraniana", ha digitato su X John Spencer, ufficiale Usa in pensione e ora Chair of Urban Warfare Studies presso il Modern War Institute. L'ipotesi è che il gruppo di terroristi abbia acquistato armi da attori bellici ancora nascosti. Primo tra tutti l'Iran.

 

 

Questi dispositivi, formati da un disco concavo e da una bomba, sono caratterizzati da un altissimo potenziale distruttivo e dalla capacità di infliggere gravissimi danni sia alle infrastrutture che alle persone. Gli EFP sono un tipo specifico di IED stradali realizzati in rame lavorato e collocati in una varietà di oggetti economici e di uso quotidiano, come lattine di caffè, barattoli o pentole da cucina. Quando vengono attivati, il disco in rame viene lanciato a tutta velocità e diventa una munizione calda. 

 

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