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Israele, "assedio totale a Gaza". Hamas: uccideremo gli ostaggi

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Silvana Tempesta
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È «assedio totale» della Striscia di Gaza. Le autorità israeliane hanno tagliato le forniture di elettricità, cibo, carburante e acqua in risposta all’attacco lanciato sabato dalle milizie di Hamas che ha gettato Israele nel terrore. Mentre i razzi palestinesi piovono ancora su varie zone di Israele, tra cui Gerusalemme e Tel Aviv, i raid sulla Striscia si intensificano e le forze di difesa israeliane (Idf) hanno fatto sapere di aver mobilitato in sole 48 ore circa 300mila riservisti. Benjamin Netanyahu al telefono con la Casa Bianca, ha detto a Joe Biden che Israele non ha altra scelta che lanciare un’operazione di terra a Gaza. «Dobbiamo entrare». Biden non avrebbe tentato di dissuadere il leader israeliano, che incontrando le autorità locali del sud del paese ha esortato il popolo a «restare saldo perché cambieremo il Medi Oriente», «Hamas attraverserà momenti difficili e terribili, abbiamo appena iniziato».

 

 

Il bilancio finora è di almeno 900 morti e 2.250 feriti in Israele, 576 vittime e quasi 3.000 feriti nella Striscia, oltre 50 morti solo per i raid sul campo profughi di Jabalia, uno dei più affollati di Gaza. Tra coloro che hanno perso la vita negli attacchi di Hamas ci sono almeno 11 statunitensi, come riferito ieri sera dal presidente Biden, e due francesi, mentre Russia e Regno Unito cercano rispettivamente i loro quattro e 10 cittadini dispersi. I timori peggiori sono per le decine di ostaggi civili portati a Gaza dai miliziani. Almeno 4 di loro, stando alle forze palestinesi, sarebbero morti in uno dei raid di Tel Aviv e altri potrebbero essere uccisi come rappresaglia. «Tel Aviv ha incolpato il gruppo paramilitare libanese Hezbollah, vicino ad Hamas, e ne ha colpite alcune postazioni nel sud del Paese dei Cedri, uccidendo un miliziano. Hezbollah ha però da subito negato di aver lanciato operazioni in Israele e solo qualche ora dopo, quando ormai la popolazione nel sud del Libano si preparava a evacuare verso nord, la Jihad islamica palestinese ha rivendicato le infiltrazioni.

 

 

Il servizio di soccorso israeliano Zaka ha reso noto che più di 100 corpi sono stati trovati a Be’eri, un piccolo kibbutz nel sud di Israele, che sabato è stato attaccato da Hamas. La notizia arriva dopo che unità dell’esercito israeliano hanno ripulito l’area mentre erano di pattuglia.
Nello stesso kibbutz vivevano i due cittadini italo-israeliani di cui si sono perse le tracce da 48 ore. I due hanno cognomi ebraici e si teme che siano stati presi in ostaggio. Si tratta di marito e moglie, Eviatar Mosche Kipnis e Lilach Lea Havron. Israele ha dunque deciso di seguire la linea dura confermando che gli attacchi contro gli obiettivi terroristici a Gaza saranno condotti con grande forza e ampiezza, anche a costo di mettere a riCadaveri Trovati a Be’eri un piccolo kibbutz nel sud di Israele, che sabato è stato attaccato da Hamas schio gli israeliani presi in ostaggio da Hamas. Lo ha riferito una fonte del governo che poi ha precisato, riporta il Times of Israel, che se il governo avrà precise informazioni di intelligence su dove sono detenuti gli ostaggi, ovviamente eviterebbe di colpire questi luoghi. Ma visto che al momento queste informazioni mancano, tutti i target di Hamas saranno colpiti.

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