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Muro col Messico e rimpatri, la linea dura di Biden manda in tilt i Dem

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Tutti contro Joe Biden e la decisione di ampliare il muro al confine del Mesico per arginare l'immigrazione irregolare negli Stati Uniti. Non solo da parte del candidato numero uno alle elezioni presidenziali 2024, Donald Trump, che ora tuona: "È così interessante vedere Joe Biden dover infrangere ogni regola ambientalista per dimostrare che avevo ragione nel costruire il muro al confine, chissà se Biden si scuserà con me e con l'America per averci messo così tanto tempo e per aver consentito al nostro paese di essere inondato con 15 milioni di migranti". Ma anche dall'ala sinistra dei Democratici arrivano critiche pesantissime, naturalmente con motivazioni opposte: "Il presidente deve prendersi la responsabilità per la sua decisione e la marcia indietro", afferma Alexandria Ocasio-Cortez.

 

"L’amministrazione Biden non era tenuta ad ampliare la costruzione del Muro sul confine" tra Texas e Messico, "e certamente non era tenuta a sospendere leggi ambientali per farlo", ha aggiunto la democratica, esprimendo così la sorpresa e il disappunto dell’ala liberal del partito. Ieri Biden ha difeso la sua decisione dicendo che per questo progetto i fondi erano stati già stanziati dal Congresso e non c’era modo di stornarli per altri progetti. Ma il dipartimento per la Sicurezza Interna, nella comunicare l’avvio della costruzione di una trentina di chilometri di Muro in Texas ha fatto riferimento alla "acuta e urgente" necessità di fermare il flusso dei migranti. "Un Muro non serve per fermare le persone che fuggono povertà e violenza dal venire negli Usa - ha aggiunto la deputata newyorkese - i muri servono solo a spingere i migranti verso aeree più remote, aumentando le loro possibilità di morte. È una politica crudele". 

 

La linea dura dell'amministrazione Biden sui migranti non riguarda solo il muro ma anche i  voli per i rimpatri di persone arrivate dal Venezuela. La scorsa settimana Joe Biden aveva esteso temporaneamente lo status legale di 470mila venezuelani che vivono negli Stati Uniti, affermando che la situazione di grande crisi economica e politica impedisce di farli tornare nel loro Paese. Solo chi è arrivato prima del 31 luglio però potrà fare domanda per questa protezione, tutti i venezuelani entrati irregolarmente negli Stati Uniti dopo questa data potranno essere rimpatriati. Ed funzionari dell’amministrazione Biden hanno annunciato che riprenderanno i voli di rimpatrio. 

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