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Guerra in Ucraina, Zelensky costretto all'ammissione sulla controffensiva: è lenta

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«Se i russi raggiungono la Polonia, cosa succederà dopo? La terza guerra mondiale?». È questa la domanda retorica con cui il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha inaugurato il programma ‘60 Minutes’ della televisione americana Cbs, invitando a riflettere su cosa accadrà al mondo tra 10 anni se l’Ucraina perdesse la guerra con la Russia. «La società russa ha perso il rispetto del mondo. Lo ha eletto e rieletto creando un secondo Hitler - ha detto il leader ucraino riferendosi a Vladimir Putin -. Lo ha fatto. Non possiamo tornare al passato. Ma possiamo fermarci qui». Quanto alla controffensiva, Zelensky ha ammesso che si sta sviluppando lentamente, ma le forze armate continuano ad andare avanti: «Abbiamo l’iniziativa, questo è un vantaggio. Abbiamo fermato l’offensiva russa e lanciato una controffensiva, non molto veloce ma è importante andare avanti ogni giorno e liberare i territori».

 

 

Nel frattempo è stato reso noto che il presidente ucraino parlerà giovedì 21 settembre ai senatori americani, a Capitol Hill, dopo l’incontro con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. La visita di Zelensky negli Stati Uniti, dove parteciperà all’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, avviene mentre il Congresso sta valutando una richiesta della Casa Bianca per ulteriori aiuti all’Ucraina. La sua approvazione è in dubbio, dato che i repubblicani sono divisi sulla questione. 

 

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