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Spia per i russi nell'Fbi, terremoto negli Usa: cosa può rivelare

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Luca De Lellis
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Un'attività di spionaggio si è rivoltata contro Charles McGonigal, un ex agente speciale dell'Fbi, nonché responsabile dell'ufficio di New York Field, che è stato accusato dal Dipartimento di Giustizia americano di riciclaggio di denaro e violazione della legge sulle sanzioni statunitensi per aver perseguito sotto compenso gli interessi dell'oligarca russo Oleg Deripaska. Il federale indagava sui possibili rapporti tra la campagna per le elezioni del 2016 di Donald Trump e la Russia. Poi, evidentemente, questo lavoro lo ha condotto in un giro dal quale non è più riuscito a tirarsi fuori. E ora, dopo il suo pensionamento arrivato nel 2018, la beffa: è accusato di aver lavorato illegalmente proprio per i russi e di aver intascato per le sue operazioni clandestine almeno 225.000 dollari.

 

Lo scenario riportato dal sito AffariItaliani parla di un McGonigal pronto a vuotare il sacco e a raccontare tutto agli inquirenti americani. Con tutto ciò che ne potrebbe conseguire in termini di rapporti diplomatici tra le due potenze, Usa e Russia, che già non possono contare su un legame idilliaco tra loro. Insomma, un altro tassello di una lotta inestinguibile. Intanto, l'ex capo della divisione di controspionaggio dell'ufficio di New York, non ha accettato le accuse dichiarandosi non colpevole per la cifra indicata. Pur ammettendo, però, di aver incassato 17.000 dollari per aiutare Deripaska a raccogliere informazioni su un oligarca russo rivale. Insomma, McGonigal confessa di aver supportato l'oligarca in una faida interna contro un suo collega, ma non di aver tradito gli Stati Uniti con la sua condotta.

 

D'altro parere si sono dimostrati i pubblici ministeri federali che, invece, sostengono un coinvolgimento dell'imputato nel tentativo di cancellare Deripaska dall'elenco delle sanzioni statunitensi, nel quale era finito nel 2018 in merito all'occupazione russa della Crimea. McGonigal era stato arrestato a gennaio, però poi essere rilasciato pagando una cauzione di 500.000 dollari. Ma la storia non è ancora finita, e le sue eventuali rivelazioni potrebbero risultare scoppiettanti.

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