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Taiwan mostra i muscoli: "simulato attacco cinese". Tensione nell'aeroporto civile

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Taiwan ha esteso le esercitazioni annuali agli aeroporti civili. Le forti pressioni provenienti dalla Cina, che nelle ultime 24 ore ha inviato 13 aerei militari nei pressi dell'isola, hanno convinto le autorità a sperimentare un sistema di difesa nello scalo internazionale di Taoyuan, dove è stata organizzata una vera e propria simulazione di un attacco cinese. L'obiettivo di tale operazione? Saper difendere l'importante aeroporto da un assalto di paracadutisti ed elicotteri. 

 

 

Le esercitazioni annuali di Taiwan, chiamate Han Kuang, vogliono mostrare le capacità di difesa dell'esercito locale in caso di attacco da parte della Cina, che rivendica il territorio autogovernato come proprio. Proprio per questo motivo sono state estese anche agli aeroporti civili. Il traffico aereo commerciale è stato interrotto per circa 30 minuti e decine di soldati hanno combattuto contro i "nemici", arrivando con elicotteri d'attacco sulla pista dell'aeroporto.

 

 

L'operazione ha coinvolto anche la polizia aeroportuale e i vigili del fuoco. Alla base di questa scelta ci sarebbe il bisogno di prevedere l'unione tra le forze civili e quelle militari, necessaria alla protezione del territorio. "Dobbiamo partire dal concetto di 'difesa dell'intera società', di integrare e utilizzare le risorse dell'esercito, del governo centrale, dei governi locali e dei settori civili e coordinare tutte le unità per lavorare insieme", ha affermato il presidente taiwanese, Tsai Ing-wen, assistendo a un'esercitazione in una raffineria di petrolio a Taoyuan. Stando alle affermazioni degli studiosi di geopolitica, Taiwan avrebbe fatto propria questa strategia analizzando le fasi di invasione dell'Ucraina da parte della Russia. 

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