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Russia, tutto aperto tra Putin e Prigozhin: cosa sanno gli analisti sui negoziati

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La storia del colpo di stato tentato in Russia è ancora tutta aperta. «Rapporti recenti suggeriscono che le parti coinvolte nell’accordo per porre fine alla breve ribellione del Gruppo Wagner, mediazione a cui ha preso parte anche il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, potrebbero ancora metterlo a punto», l’analisi e la rivelazione dell’Institute of the Study of War (Isw), che cita «un gruppo di monitoraggio bielorusso indipendente chiamato ‘Progetto Hayun’ che si riferisce a dati di tracciamento di un volo del 27 giugno dell’aereo del fondatore del Gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin, che avrebbe lasciato l’aeroporto di Machulishchy, in Bielorussia, per dirigersi prima a Mosca e subito dopo a San Pietroburgo». 

 

 

«Rapporti precedenti - scrivono gli analisti del think tank statunitense - indicavano che Prigozhin inizialmente aveva cercato di entrare in contatto con il presidente russo Vladimir Putin mentre la colonna Wagner si dirigeva a nord di Rostov, ma Putin si era rifiutato di parlare con lui. I social media filo-russi hanno affermato che Prigozhin è tornato in Russia per negoziare con i funzionari russi. L’Isw non è in grado di confermare se Prigozhin sia effettivamente volato in Russia, ma è probabile che sia tornato per elaborare i dettagli dell’accordo mediato da Lukashenko». Il golpe fallito porta altri strascichi con sé.

 

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