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Nato, rinforzato il confine orientale: la richiesta d'aiuto della Lituania

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La situazione di instabilità in Russia allarma la Nato, che corre subito ai ripari. “La Russia è un vicino imprevedibile e pericoloso. È questo il problema più grande ed è da questo che derivano i pericoli per un Paese come il nostro” l’avvertimento lanciato dal ministro degli Esteri lituano Gabrielius Landsbergis, a margine del Consiglio Affari Esteri a Lussemburgo. “I nostri alleati - ha continuato l’esponente del governo lituano - direbbero che ci metterebbero molto tempo ad accumulare le truppe per fare qualcosa di pericoloso al confine con la Nato. Ma ora vediamo quanto rapidamente le cose possono accadere: è bastata mezza giornata ad un distaccamento militare per arrivare a 200 km da Mosca. Quindi - dice ancora dopo il colpo di stato di Prigozhin con gli uomini della Wagner - immaginate quanto rapidamente possono attraversare la Bielorussia e apparire al confine con la Lituania. Quindi, chiediamo ai nostri alleati di guardare molto seriamente alla situazione, alla luce di tutto quello che sta accadendo in Russia e di preparare piani molto specifici per rafforzare il fianco orientale”:

 

 

La Nato non è rimasta a guardare e ha subito risposto alla richiesta d’aiuto. La Germania ha infatti deciso di dispiegare altri 4mila soldati in Lituania per contribuire alla sicurezza del fianco orientale dell’Alleanza atlantica. I militari saranno basati in Lituania in modo permanente. In Lituania è già presente uno degli otto ‘battle group’ istituiti dalla Nato per rafforzare il fianco orientale dell’Alleanza in risposta all’aggressione di Mosca nell’est dell’Ucraina del 2014. La Germania è il Paese che coordina le forze inviate nel Paese Baltico da Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Portogallo e Stati Uniti.

 

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