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Russia, i mercenari di Wagner a Rostov. L'annuncio di Prigozhin

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Il capo del gruppo paramilitare Wagner, Yevgeny Prigozhin, dice di essere al quartier generale dell’esercito russo nella città di Rostov, centro chiave per l’assalto dell’esercito di Mosca all’Ucraina, e di aver preso il controllo di siti militari, compreso un aeroporto. «Siamo al quartier generale», ha detto Yevgueni Prigojine in un video trasmesso su Telegram, «i siti militari di Rostov sono sotto controllo, compreso l’aeroporto», aggiunge, mentre dietro lui camminano uomini in uniforme.

Intanto il sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin, ha annunciato che nella città sono state adottate misure anti-terrorismo per rafforzare la sicurezza nella capitale dopo che è stato avviato un procedimento penale contro Yevgeny Prigozhin per rivolta armata. «In relazione alle informazioni in arrivo, a Mosca vengono prese misure antiterroristiche volte a rafforzare le misure di sicurezza. Ulteriori controlli sono stati introdotti sulle strade. È possibile limitare lo svolgimento di eventi di massa», ha scritto il sindaco sul suo canale Telegram. Fonti citate dall’agenzia Tass rendevano noto che «le misure di sicurezza sono state rafforzate a Mosca, tutte le strutture più importanti, le autorità statali e le infrastrutture di trasporto sono state messe sotto protezione rafforzata». In stato di allerta anche le unità speciali dell’esercito.

 

 

 

 

Cosa succede nella regione di Rostov? Il governatore Vasily Golubev ha lanciato un messaggio alla popolazione chiedendo «a tutti di mantenere la calma e non uscire di casa salvo necessità». «La situazione attuale richiede la massima concentrazione di tutte le forze per mantenere l’ordine - ha scritto su Telegram - le forze dell’ordine stanno facendo tutto il necessario per garantire la sicurezza dei residenti». Le dichiarazioni arrivano poche ore dopo che il leader di Wagner Yevgeny Prigozhin, che si è messo alla guida di una rivolta contro Mosca, ha annunciato che le sue truppe hanno attraversato la frontiera e sono entrate a Rostov. «Ora stiamo entrando a Rostov - ha scritto su Telegram - Le divisioni del ministero della Difesa, o meglio le reclute che sono state inviate per fermare il nostro cammino, si sono fatte da parte». «Se qualcuno cercherà di fermarci, distruggeremo tutti», ha aggiunto.

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