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Russia, per Prigozhin è l'ora della resa dei conti: Mosca ha provato a distruggerci due volte

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Il ministro della Difesa Sergei Shoigu «vuole che tutti vadano in giro a baciargli i piedi, ma il gruppo Wagner non l’ha mai fatto». Ed è per questo che ha cercato di «distruggere» due volte il gruppo di mercenari fondato e guidato da Evgeny Prigozhin, una prima volta in Siria e un’altra, più recente, cercando di sabotare i mercenari mentre combattevano per la conquista di Bakhmut, nell’Ucraina orientale, lasciandoli «senza armi». È lo stesso Prigozhin a lanciare la pesante accusa, tornando ad attaccare la leadership russa e in particolare il ministro della Difesa Shoigu in un messaggio audio diffuso oggi dal suo ufficio stampa. 

 

 

«Non stiamo parlando solo di una qualche interferenza, stiamo parlando di distruzione fisica e intenzionale. Sia allora, che adesso», l’affermazione di Prigozhin. Ancor prima del tentativo di sabotaggio in Ucraina, sostiene lo chef di Putin, il primo tentativo è avvenuto l’8 febbraio 2018, quando i combattenti Wagner stavano attaccando le posizioni dell’Isis in Siria e hanno subito pesanti perdite a causa dei raid dell’aeronautica americana. Prigozhin nella registrazione tuona dicendo che gli Stati Uniti avevano ripetutamente avvertito i comandanti militari russi che stavano preparando un attacco aereo nell’area in modo che potessero rimuovere le loro unità dalla zona di impatto, ma nessuno ha informato il gruppo Wagner. Secondo il numero uno dei miliziani, i tentativi del ministero della Difesa russo di «distruggere» il gruppo Wagner sono stati motivati ​​dall’invidia e la personalità di Shoigu ha giocato un ruolo significativo. «È una persona che non sopporta quando qualcuno fa qualcosa di meglio di lui. Quindi vuole che tutti vadano in giro a baciargli i piedi, ma il gruppo Wagner non l’ha mai fatto», sostiene Prigozhin. Una serie di accuse pesantissime che inaspriscono ancora di più i rapporti con Mosca.

 

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