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Chi incorona re Carlo terzo: sconcerto a Westminster, cosa succede

Valentina Bertoli
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Una nuova pagina della storia del Regno Unito è stata scritta questa mattina nell’abbazia di Westminster. Un’attesa lunga settant’anni e una cerimonia breve ma intensa: il mondo omaggia Re Carlo III e la città di Londra esplode tra suoni e colori.  

Dopo aver sfilato su una carrozza dorata e moderna, il futuro sovrano è stato protagonista di un solenne rito religioso. L’unzione e il giuramento hanno preceduto il momento più atteso, quello in cui la corona è stata posta sul capo del monarca. Il destino, però, ha giocato brutti scherzi. L’ornamento, risalente al 1661 e riadattato per l’occasione, non ha aderito alla perfezione. Il sovrano, emozionato, ha lasciato trapelare incertezza e timore per l’imprevisto. Il video, virale, spopola sui social.

 

Il grande giorno è finalmente arrivato. Una cerimonia meno sontuosa e una monarchia più snella: Re Carlo III è ufficialmente il 40esimo sovrano d’Inghilterra. Questa mattina, nell’abbazia di Westminster, in equilibrio tra tradizione e modernità, l’Arcivescovo di Canterbury ha condotto il rito solenne dell’incoronazione del nuovo monarca e della regina consorte Camilla.

La liturgia, durata circa due ore, è iniziata con l’unzione religiosa con l’olio santo e il solenne giuramento di fedeltà alle leggi del Regno, alla Chiesa d’Inghilterra e alla fede protestante e si è conclusa con la deposizione sul capo del sovrano della Corona di Sant’Edoardo il Confessore. Proprio nel momento in cui tutto era pronto per suggellare l’inizio di un nuovo, importante capitolo della storia del Regno Unito, qualcosa è andato storto. L’ornamento, lucente più che mai, non ha aderito perfettamente alla testa del monarca che, emozionato, non ha nascosto uno sguardo di delusione per l’imprevisto. L’inatteso inconveniente, presto mascherato con disinvoltura e forse dovuto ai tre Kg di oro massiccio e pietre preziose, è stato prontamente immortalato dai telespettatori.

Il video, diffusissimo in rete, è piena dimostrazione dell’umanità del nuovo sovrano che, tra tanta forma, non è riuscito a celare un piccolo, fugace dispiacere. Sui social network non manca l’ironia degli utenti: “Ci voleva una botta sopra, come quando bisogna far rientrare il tappo dello spumante”.  È il caso di dire: “God save the King”. Anche dagli intoppi della diretta. 

 

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