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Pentagono, chi è la talpa della fuga di notizie. Imbarazzo Usa: perché l'ha fatto

Francesco Forgione
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Fuga di documenti dal Pentagono: identificata la talpa. Nelle ultime ore si stanno intensificando le ricerche del soggetto che  ha rubato e diffuso documenti top secret dal Pentagono facendo scattare l’allerta alla Casa Bianca. Il dipartimento di Giustizia Usa e l’intelligence americana hanno indagato e avrebbero già scovato il responsabile del trafugamento. Da quanto appreso dalle indagini e come ha riferito da The Washington Post “la talpa è un giovane razzista appassionato di armi che lavorava in una base militare e che stava cercando di impressionare, con le sue rivelazioni, un gruppo di una chat su Internet”.

 

Negli ultimi mesi ha pubblicato su un server Discord (app di messaggistica legata ai videogiochi) decine di documenti secretati sottraendoli dal Pentagono. A fare chiarezza sulla questione è il Post che ha intervistato due membri della chat in cui la talpa pubblicava il materiale top secret. “Si faceva chiamare OG e pubblicava regolarmente i documenti sul server” dichiarano le fonti. Poi aggiungono: “trascorreva parte della sua giornata all’interno di una struttura sicura che vietava i cellulari e altri dispositivi elettronici”, e ancora: “ha lavorato duramente per ore scrivendo i documenti riservati da condividere con i suoi compagni nel server Discord”. Le fonti concludono rivelando cosa ha spinto “OG” a compiere il gesto: “Aveva una visione oscura del governo e considerava le forze dell’ordine una forza sinistra”.

 

Tra i vari documenti classificati venuti allo scoperto, come riportato dalla BBC, alcuni ad esempio confermerebbero la presenza di soldati Nato in Ucraina, come sospettato dai russi, aumentando così la tensione internazionale. Inoltre le fughe di notizie hanno messo in luce le preoccupazioni degli Stati Uniti sulla fattibilità di un’imminente controffensiva ucraina contro le forze russe e hanno evidenziato che Washington spiava anche gli alleati. Il Pentagono, al lavoro sullo scandalo, ha sottolineato che la violazione ha rappresentato un "rischio molto serio per la sicurezza nazionale".

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