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Taiwan, la Cina simula l'attacco per prendere l'isola. Gli Usa muovono la nave da guerra

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Si alza la tensione tra Stati Uniti e Cina intorno all'isola di Taiwan, la cui "riunificazione" come l'ha definita il leader cinese Xi Jinping è un obiettivo di Pechino. L’esercito cinese ha inviato diverse dozzine di aerei da guerra e 11 navi da guerra verso Taiwan in una dimostrazione di forza dopo il viaggio del suo presidente negli Stati Uniti. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Taipei. L’esercito cinese in precedenza aveva annunciato "pattuglie di prontezza al combattimento" di tre giorni come monito per Taiwan, isola autogovernata che la Cina rivendica come propria. Le azioni seguono la delicata missione diplomatica del presidente Tsai Ing-wen per sostenere le alleanze in calo di Taiwan in America centrale e aumentare il sostegno degli Stati Uniti, un viaggio coronato da un delicato incontro con il presidente della Camera degli Stati Uniti Kevin McCarthy in California. Anche una delegazione del Congresso degli Stati Uniti ha incontrato Tsai durante il fine settimana a Taiwan dopo il suo ritorno. 

 

Qualcosa di più di un'esercitazione. "Simulati attacchi vicino a Taiwan da parte di aerei cinesi che trasportano munizioni vere", spiega il governo cinese secondo cui la portaerei Shandong è stata mobilitata. "Molteplici lotti di caccia H-6K con munizioni vere hanno effettuato diverse ondate di attacchi simulati su obiettivi importanti sull’isola di Taiwan", ha dichiarato in un comunicato il Comando del teatro orientale dell’esercito cinese, aggiungendo che anche la Shandong "ha partecipato all’esercitazione di oggi".

 

A creare forti tensioni è stato anche un gesto degli americani con la Marina Usa che ha dichiarato che il suo cacciatorpediniere con missili guidati USS Milius ha attraversato oggi le acque rivendicate da Pechino nel Mar Cinese Meridionale in un’operazione di "libertà di navigazione". Operazione che "ha rispettato i diritti, le libertà e gli usi legittimi del mare", ha aggiunto la Marina in un comunicato, aggiungendo che la nave è passata vicino alle isole Spratly. Operazopne che Pechino ha definito una Intrusione "illegale": "Il cacciatorpediniere missilistico USS Milius si è introdotto illegalmente nelle acque adiacenti al Meiji Reef nelle isole cinesi di Nansha, senza l’approvazione del governo cinese", ha dichiarato un portavoce dell’esercito, aggiungendo che l’aeronautica di Pechino "ha seguito e sorvegliato la nave". 

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