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Guerra, la Russia muove i missili nucleari contro la Nato: Iskander in Bielorussia

Luca De Lellis
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Ad ogni mossa di una parte corrisponde sempre una contromossa dell’altra, come in una partita a scacchi. Il ministro della Difesa russo Serghei Shoigu, secondo quanto riporta l’agenzia Tass, ha dichiarato che i missili Iskander sono stati trasferiti dalla Russia alla Bielorussia. Questi sistemi bellici sono capaci di trasportare testate convenzionali e nucleari tattiche. Ciò è successo a margine dell’entrata della Finlandia nell’alleanza Nato, che ha scatenato la reazione di Mosca. La replica dell’Europa è giunta direttamente da Josep Borrell, l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, che ha espresso il suo disappunto durante il Consiglio Energia Ue-Usa di Bruxelles.

 

 

“È passato più di un anno da quando Putin ha iniziato a distruggere l'Ucraina e sembra determinato a continuare con il suo brutale spargimento di sangue e distruzione”. Poi l’attacco diretto alla tattica condotta dal regime di Vladimir Putin: “Sta intensificando ulteriormente il conflitto, nonostante sinora non abbia ottenuto nulla. La sua ultima scommessa nucleare, con armi nucleari trasferite in Bielorussia, costituisce una nuova escalation e rappresenta una minaccia diretta alla sicurezza europea”.

 

 

Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg invece ha provato a smascherare la manovra del Cremlino, etichettando la minaccia nucleare di Putin come mera “retorica”. Una retorica che però, “anche prima dell’invasione in Ucraina”, resta “pericolosa e avventata”. Al suo arrivo alla ministeriale Esteri nel Quartier generale dell'Alleanza atlantica, Stoltenberg ha voluto sedare le ansie collettive su una possibile svolta nucleare della guerra in Ucraina: “Naturalmente, monitoriamo da vicino ciò che fa la Russia. E finora non abbiamo visto cambiamenti nella loro posizione nucleare che richiedano cambiamenti nella nostra posizione. Ma rimaniamo vigili”.

 

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