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Bakhmut, soldati senza munizioni con le pale: "Corpo a corpo brutale"

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La situazione a Bakhmut dove ormai si combatte per strada è un inferno, da giorni. È la battaglia finale per il Donbass: secondo il ministro della Difesa ucraino Oleksij Reznikov, a Bakhmut "le perdite russe ammontano a 500 morti e feriti al giorno". I soldati russi sono solo "carne da cannone" nella "tattica del tritacarne" utilizzata da Mosca, ha affermato Reznikov parlando alla Bild am Sonntag. Un ruolo chiave dal lato russo è giocato dai mercenari del gruppo Wagner e il fondatore, Yevgeny Prigozhin, in un video ha dichiarato che "se la forza mercenaria privata Wagner si ritira da Bakhmut, l'intero fronte si sgretolerà... fino ai confini russi e forse oltre".

E lì, nella città devasta dai combattimenti, da giorni ormai va avanti il corpo a corpo brutale. Come riporta il quotidiano Repubblica scarseggiano le munizioni e l'intelligence britannica spiega come il vecchio strumento d'ordinanza della fanteria di Mosca Mpl-50 sia utilizzato sempre di più, per sopperire alla carenza di proiettili.

Per le autorità filorusse di Donetsk a Bakhmut rimangono "circa 10mila soldati ucraini" e la città è in fase di "accerchiamento operativo". Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha tenuto una riunione con lo stato maggiore del comandante in capo delle forze armate, nel corso del quale ha posto domande al comandante in capo Valery Zaluzhny e al comandante del gruppo operativo-strategico di Khortytsia, Oleksandr Syrskyi, in merito a ulteriori azioni nella direzione di Bakhmut. "Si sono espressi a favore del proseguimento dell'operazione difensiva e dell'ulteriore rafforzamento delle nostre posizioni a Bakhmut", scrive la presidenza di Kiev, spiegando che nella riunione i comandanti dei gruppi strategico-operativi delle truppe hanno riferito della situazione nelle principali direzioni del fronte.

L'importanza della battaglia in corso a Bakhmut "è più simbolica che strategica e operativa". Sono le parole del segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin riportate da Ukrainska Pravda. Austin ha parlato nel corso di una visita in Giordania precisando che, in ogni caso, l'eventuale caduta di Bakhmut "non significherebbe necessariamente che i russi abbiano cambiato il corso del conflitto".

Guardando all'ipotesi negoziale, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ritiene che qualsiasi eventuale trattativa per porre fine alla guerra in Ucraina potrà iniziare solo quando il presidente russo Vladimir Putin capirà che non vincerà. 

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