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G20 India, il forum dei leader finisce male: nessun comunicato finale

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Nessun accordo. La riunione del G20 dei ministri delle finanze e dei banchieri centrali a Bengaluru in India si è chiuso con una spaccatura sulla guerra in Ucraina, con la Cina e la Russia che non hanno votato il comunicato ufficiale al termine dell'incontro, bloccandone così la pubblicazione e costringendo l'India, presidente di turno, a rilasciare una sintesi della presidenza. Il testo bocciato dai due Paesi ripeteva quanto affermato al termine del G20 di Bali dello scorso novembre.

Mosca si "rammarica che le attività del G20 continuino ad essere destabilizzate dall'Occidente", come ha affermato il ministero degli Esteri russo. "I nostri oppositori, rappresentati principalmente dagli Stati Uniti, dall'UE e dal G7, continuano a non rallentare i loro tentativi paranoici di isolare la Russia, per scaricare la colpa dei problemi provocati nel campo della sicurezza internazionale e dell'economia mondiale attraverso ricatti e diktat che lanciano interpretazioni assurde della situazione in Ucraina, gli occidentali hanno nuovamente ostacolato l'adozione di decisioni collettive", ha affermato il ministero.

Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti aveva chiesto di non fare "passi indietro rispetto a Bali" prima che iniziasse l'ultima giornata di lavori, affermando che "non possiamo mettere in discussione ciò che è stato approvato a Bali" lo scorso novembre, visto che "qualsiasi altra soluzione sarebbe un arretramento inaccettabile". Giorgetti ha anche affermato che l'Italia ha posto le basi per le discussioni con quanto fatto nell'ultimo incontro, chiedendo di fare "attenzione alle sfide che dividono", dall'Ucraina ai cambiamenti clima. "A conclusione di questo G20 a Bangaluru, c'è sempre la soddisfazione della positiva eredità del G20 italiano con la definizione delle linee di fondo su molti punti - ha osservato Giorgetti - penso alla tassazione internazionale, dai due pilastri - diritto di tassazione e la tassa minima globale - al Piano per la protezione della salute". "Per il resto - ha rilevato il ministro - le contorsioni sull'Ucraina e soprattutto la sfida climatica complicano e aumentano le divergenze".

Il riassunto della presidenza ha riportato che non c'è stato accordo sulla descrizione della guerra in Ucraina. Il giorno prima i paesi del G7 avevano annunciato nuove sanzioni contro la Russia, nel primo anniversario dell'inizio della guerra. Il Segretario al Tesoro statunitense Janet Yellen ha condannato la "guerra illegale e ingiustificata contro l'Ucraina" durante una sessione a cui hanno partecipato funzionari russi e ha ribadito l'invito ai Paesi del G20 a fare di più per sostenere l'Ucraina e ostacolare lo sforzo bellico di Mosca. Il ministro delle Finanze indiano Nirmala Sitharaman ha dichiarato ai giornalisti che il comunicato preparato per l'incontro di Bengaluru riportava due paragrafi della dichiarazione di Bali, ma la Russia e la Cina hanno chiesto che venissero cancellati e hanno detto che questa volta non potevano far parte del documento finale. Il loro punto di vista era che avevano approvato la dichiarazione di Bali nelle circostanze in cui si trovava allora, ha detto Sithamaran, spiegando che "ora non la vogliono più".

La direttrice generale del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva, ha invitato i Paesi a sostenere "con forza gli sforzi per rafforzare l'architettura del debito e migliorare la velocità e l'efficacia della risoluzione del debito". L'inflazione è stato un altro dei grandi temi discussi durante il G20. Georgieva, in in un'intervista a Bloomberg Tv a margine degli incontri ha detto: "Voglio essere chiara: non vediamo ancora l'inflazione scendere abbastanza velocemente verso l'obiettivo". Secondo Georgieva "le banche centrali devono mantenere la rotta fino a quando non saremo sicuri che la stabilità dei prezzi stia tornando". In un'altra intervista a Bloomberg Tv il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, ha detto di non credere "che possiamo indicare ora quale sarà il tasso terminale, nemmeno se sarà del 3,5%, 3,25% o 3,75%, perché in realtà dipende dai dati". Visco ha inoltre spiegato che "il nostro obiettivo è tornare a un tasso di inflazione del 2% nel medio termine. Se dovessimo essere più restrittivi, lo saremo".

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