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Von der Leyen: altre sanzioni per 11 miliardi. La Russia: punto di non ritorno

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Nuova stretta su Mosca con l'Unione europea che accelera sull’approvazione de decimo pacchetto di sanzioni alla Russia. "Con nove pacchetti di sanzioni in atto, l’economia russa sta regredendo. E per mantenere questa forte pressione proponiamo un decimo pacchetto di misure. Con nuovi divieti commerciali e controlli sulle esportazioni di tecnologia verso la Russia. Questo pacchetto vale un totale di 11 miliardi di euro. Proponiamo, tra le altre cose, restrizioni all’esportazione su più componenti elettronici utilizzati nei sistemi armati russi, come droni, missili, elicotteri", la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel dibattito alla plenaria del Parlamento europeo sull’Ucraina a un anno dall’invasione.

 

"Ma ci sono anche centinaia di droni di fabbricazione iraniana usati dalla Russia sui campi di battaglia in Ucraina - ha aggiunto -. Questi droni di fabbricazione iraniana uccidono civili ucraini: è atroce! Quindi per la prima volta proponiamo anche di sanzionare entità iraniane, comprese quelle legate alla Guardia rivoluzionaria iraniana. È nostro dovere sanzionarli e confrontarci con l’Iran sulla fornitura di droni e sul trasferimento di know-how per costruire siti di produzione in Russia".

 

In contemporanea arrivava il nuovo attacco del ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov: "La politica di Washington e dei suoi alleati europei per trasformare l’Ucraina in una roccaforte anti-russa sta raggiungendo il punto di non ritorno", ha detto il ministro parlando in Parlamento. Il ministro, citato dalla Tass, ha sottolineato che "da molti anni" l’Occidente ha una "politica di contenimento della Russia, anche attraverso l’espansione della Nato in direzione dei confini russi e attraverso la trasformazione della fraterna Ucraina in anti-russa, in una roccaforte militare russofobo". 

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