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Guerra in Ucraina, il dissidente Boris Bondarev rivela il futuro della Russia

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Putin è impegnato nell'invasione e nella conquista dell'Ucraina. Ma cosa succederebbe se il Cremlino perdesse la guerra? A questa domanda risponde Boris Bondarev, dissidente del regime di Vladimir Putin e attualmente rifugiato in una località segreta in Svizzera. «Voglio che l’Ucraina vinca questa guerra. Non solo perché sarebbe giusto. Sarebbe anche l’unico modo per far cadere Putin e permettere la costruzione di un sistema più aperto in Russia. Ma perché accada, l’Occidente deve smettere di fornire armi all’Ucraina con il cucchiaino, poco per volta. Il Regno Unito manda 14 carri Challenger 2 quando ne hanno 220 e sono un’isola: non ne avranno bisogno a breve, a meno che l’Ucraina non sia totalmente sconfitta a causa dell’inerzia degli occidentali. Dovrebbero inviarne almeno cento. Anche gli Stati Uniti manderanno i carri Abrams tra molti mesi, la Germania fornisce troppo poco e troppo tardi. In combattimento servono centinaia di carri armati altrimenti non fanno differenza». Lo ha detto l’ex diplomatico russo all’Onu Boris Bondarev, che ora vive in una località segreta in Svizzera in un’intervista al Corriere della Sera.

 

 

 

«Sicuramente i mezzi della Russia sono limitati e il tempo non passa a suo favore - dice ancora Bondarev - Ma la Russia dispone ancora di ampie risorse e vengono in gran parte riversate nello sforzo bellico. Putin si concentra su un unico obiettivo: combattere finché potrà dichiarare vittoria. Ha mobilitato tutte le capacità del Paese su quest’unico obiettivo, dunque è impossibile escludere che la Russia alla fine prevalga. L’Occidente non dovrebbe sottovalutarla. Se Stati Uniti ed Europa non forniscono sostegno più deciso all’Ucraina, Putin può ancora vincere». «I governi occidentali devono sapere che saranno loro a decidere come finirà la guerra e se Putin resterà al potere. Possono far sì che perda se riforniranno l’Ucraina come possono fare. Ma finora non si sono mossi in modo da portare alla sconfitta di Putin. Dovrebbero insistere, da subito, anche se lui ricorrerà ad altre minacce nucleari. Devono svelare il suo bluff e dar prova di forza per fermarlo. È l’unico linguaggio che capisce».

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