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Megxit, la reazione del principe William dopo l'autobiografia di Harry

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William, il principe del Galles, è «livido di rabbia» per le rivelazioni contenute in "Spare", il devastante "memoir" del fratello Harry, ma non risponderà per le rime né tantomeno si vendicherà. In attesa di una reazione ufficiale da parte di Buckingham Palace, dalle pagine di "The Times", grazie alla penna di una delle "royal watcher" con i migliori agganci alla Corona britannica, Roya Nikkhah, arriva l’anticipazione di come i Windsor stanno gestendo il dolore, la frustrazione e la rabbia per quanto raccontato dal duca di Sussex; e arriva anche la rassicurazione che non ci sarà una reazione "dente per dente". Intitolata "Spare" (che gioca sul doppio senso di "minore" anche come "riserva", "ruota di scorta" dell’erede al trono), l’autobiografia di quasi 500 pagine uscirà in tutto il mondo martedì 10 gennaio. Ma il libro - pieno di dettagli privati sulla vita della famiglia, oltre ad accuse e rimproveri - è stato per errore messo in vendita giovedì per alcune ore da una catena di librerie spagnole, e questo ha consentito a tutti i tabloid britannici di procurarsene una copia; e tuffarsi a capofitto su quelle pagine di cui adesso i giornali britannici raccontano ogni minimo dettaglio. Letti gli estratti, il principe del Galles si sente «picchiato un po' come "un saccone da boxe"»: il fratello, un tempo tanto amato e inseparabile, non gli ha risparmiato nulla, forse è il personaggio della Famiglia che più ha bersagliato: William è diventato «l’arcinemico» che tra l’altro, poco prima delle nozze con Meghan, proprio criticando l’attrice americana, scaraventò a terra Harry facendolo cadere rovinosamente sulla ciotola per il cane. William si sente come un "punchbag" ma -dicono le fonti - risponderà come sta facendo: con un silenzio assordante, continuando a fare il suo lavoro, ispirato dal ricordo della nonna, Elisabetta II, che sapeva così bene controllare i suoi sentimenti. «È ansioso e triste», ha raccontato un amico. «Si sta concentrando su sua moglie e i suoi figli, quello che ha. Deve concentrarsi su di loro e tutelare il resto della Famiglia reale. Lo sta gestendo bene all’esterno, dentro è esacerbato». Un altro ha aggiunto: «William è duro, la famiglia può giocare alla distanza come non possono fare Harry e Meghan. Possono "assorbire" la loro regina Elisabetta interiore: mostrare, non dire, dimostrare che questo è il ruolo che hai assunto con coraggio e dignità. È una potente risposta a tutto questo».

Harry potrebbe raccontare ancora altro e lo farà in quattro interviste televisive programmate per i prossimi giorni, sui due lati dell’Atlantico, alla vigilia della pubblicazione ufficiale del libro. William ha invece fatto un calcolo diverso: lasciare che le azioni parlino più forte delle parole e lasciare che parli il suo lavoro di erede al trono. Neanche la moglie Kate è stata risparmiata: nel libro viene liquidata da Meghan, dopo la nascita del terzogenito, Louis, come «con un cervello da bambina» e descritta come «disgustata» quando la cognata le chiese un lipgloss per ritoccare il trucco. Ma i principi vogliono guardare avanti: William riprenderà già in settimana i suoi impegni, terminata la pausa natalizia, con un appuntamento programmato in coppia proprio con la moglie Kate. «Il suo obiettivo è andare avanti con il lavoro e il suo impegno al dovere e al servizio è incrollabile», ha spiegato un collaboratore.

«Preferiamo concentrarci su quanto stiamo facendo piuttosto che sui libri o su qualsiasi altra cosa accada.» Del resto, anche gli amici fanno capire che potrebbero rispondere a Harry usando la stessa moneta, rivelando aneddoti che nel corso degli anni sono stati tenuti riservati («Ci sono così tante cose nel corso degli anni per cui Harry ha chiamato gli amici e ha detto: "Butta via quella foto, promettimi che non ne parlera"») ma non lo faranno. Non lo faranno loro così come non lo farà il principe William. Il Sunday Times ha rivelato il mese scorso che Harry e Meghan vogliono un «vertice» di riconciliazione con la Famiglia reale prima dell’incoronazione del padre, Carlo III, a maggio, ma vogliono anche «scuse» e «assunzione di responsabilità» da parte dei familiari. Non è chiaro cosa chiedano esattamente i duchi di Sussex: nell’intervista che andrà in onda domani sera, e di cui è stato anticipato un trailer, Harry assicura di «volere indietro» il fratello e il padre, ma che «loro non hanno mostrato assolutamente alcuna volontà di riconciliazione»; e sottolinea che «la palla è nel loro campo». Ma cosa possono fare i Windsor? Chiedere scusa? Dopo la mole di dettagli intimi e particolari rivelati nel libro, la Famiglia teme che un eventuale incontro, qualora non finisse bene, diverrebbe poi di dominio pubblico. «Si rendono conto di essere arrivati a un punto in cui le conversazioni e le telefonate private potrebbero essere messe in dubbio che siano private». Harry ha messo in dubbio la sua partecipazione all’incoronazione, ma fonti a lui vicine ritengono che invece tornerà nel Regno Unito per il servizio che si terrà all’Abbazia di Westminster il 6 maggio. Se davvero tornasse a Londra, probabilmente gli farebbe piacere sapere che non gli sarà chiesto di inginocchiarsi e giurare fedeltà a suo padre. In segno di rottura con la tradizione, Carlo ha eliminato dalla cerimonia l’atto dei duchi reali che si inginocchiano per «rendere omaggio» prima di toccare la corona e baciare la guancia destra del monarca. Harry può stare tranquillo, William sarà l’unico membro della Famiglia reale a dover rispettare la tradizione.

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