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Qatargate, l'ammissione che inguaia tutti: “Le ong ci servono per far girare soldi”

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Ogni giorno che passa si allarga con contorni sempre più inquietanti lo scandalo che sta travolgendo il Parlamento europeo. Negli atti dell’indagine del Qatargate c’è in particolare una frase pronunciata da Francesco Giorgi, compagno dell’ex vicepresidente del Parlamento Ue Eva Kaili nonché uomo di fiducia di Antonio Panzeri, a balzare agli occhi: “Le Ong? Ci servono per far girare i soldi”. Secondo le accuse mosse dalla magistratura belga il gruppo - riferisce Repubblica - aveva l’obiettivo di “favorire il Qatar e il Marocco”.

 

 

Il piano, sempre secondo le accuse, era quello di muoversi proprio per creare relazioni tra i membri dell’Europarlamento e le autorità qatarine. Con un occhio di riguardo per i Mondiali di calcio in corso di svolgimento, con la volontà di Doha che si parlasse positivamente delle riforme su alcune tematiche delicate, come quella del lavoro. Il tutto per bloccare ogni polemica sul Qatar. “Alcune ammissioni sarebbero arrivate invece da Giorgi inchiodato anche dalle intercettazioni telefoniche nelle quali faceva riferimenti espliciti. Confermati, poi, dalla montagna di soldi trovati a casa sua e di Kaili. Che negli interrogatori Giorgi starebbe provando a difendere” la ricostruzione di Repubblica in merito alla posizione di Giorgi.

 

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