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Aiuti all'Ucraina, frattura nella Nato: è gelo tra Polonia e Germania sui Patriot

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Altre frizioni all’interno della Nato sugli aiuti all’Ucraina per combattare la guerra con la Russia. Dalla Polonia è arrivata la proposta alla Germania di mandare i sistemi antimissilistici Patriot a Kiev, spostando quindi una fornitura destinata a Varsavia. Come riferisce Repubblica c’è stata una reazione imbarazzata di Berlino, con gli uomini di Olaf Scholz che sono convinti che si tratti di armi che debbano rimanere entro i confini dell’Alleanza atlantica. 

 

 

“Perché dovrebbero essere stazionati in Polonia? Potremmo tenerli nella parte occidentale dell’Ucraina” la reazione d’entusiasmo del portavoce dell'aeronautica ucraina Jurij Ihnat. Il premier polacco Mateusz Morawiecki e il ministro della Difesa Mariusz Blaszczak hanno giustificato così la volontà di spostare i Patriot: “Il missile caduto la scorsa settimana nel villaggio polacco di Przewodow avrebbe dimostrato che l'ovest dell'Ucraina e l'est della Polonia sono un'unico spazio. E vogliamo che quello spazio unico venga tutelato nel miglior modo possibile, che le città ucraine vengano protette”. Un discorso che ha fatto poco felici i leader della Germania, che, per bocca del ministero della responsabile della Difesa Christine Lambrecht, hanno ribadito che i Patriot fanno parte del sistema di difesa antiaereo della Nato e sono destinati ai Paesi dell’Alleanza.

 

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