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Germania, condannata l'ex segretaria nazista: ritenuta complice di 11mila omicidi

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Luca De Lellis
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“Mai” è un sacco di tempo. Stavolta è durato 77 anni. E, probabilmente, Irmgard Furchner, 97 anni, non si sarebbe mai aspettata di essere condannata a due anni di reclusione nel 2022 per un crimine commesso durante la Seconda guerra mondiale. In uno degli ultimi processi per crimini nazisti, celebratosi all’interno del tribunale tedesco di Itzehoe, l’ex segretaria al servizio di Hitler nel campo di concentramento di Stutthof (Polonia) ha incassato la sua pena. Esigua rispetto all’abominio di cui è stata parte attiva: l’accusa le ha contestato la sua complicità in 11 mila omicidi commessi nel periodo di militanza in quella culla dello sterminio, dal giugno 1943 all’aprile ’45. A quel tempo era una ragazza di 18 anni, più o meno consapevole della gravità delle sue azioni. Oggi è un’anziana signora agli sgoccioli della sua esistenza e alle prese con la sua coscienza.

L’accusa è riuscita a dimostrare il ruolo cruciale svolto dall’imputata nella concretizzazione del piano di morte nazista. In quel contesto, una segretaria non è solo una segretaria. “Si stava assicurando che il campo potesse continuare a funzionare”. La teoria della pm Maxi Wantzen è che Irmgard fosse informata di quello che succedeva all’interno del recinto spinato, nel quale circa 65.000 prigionieri sono morti anzitempo. Tra i capi di imputazione, poi, un’altra atrocità, “crudele e dolosa”. La complicità dell’ex segretaria risiederebbe anche nella volontarietà della mancata distribuzione di cibo e acqua e della diffusione di malattie letali mantenute dalle autorità naziste. Nel giorno dell’apertura del processo – il primo da svariati anni contro una donna per crimini nazisti – lei ha scelto di non presentarsi in tribunale. Senza nulla da perdere, ha evaso i domiciliari, aggirando anche la sorveglianza, prima di essere scoperta fuggitiva nei dintorni di Amburgo. Da lì la custodia cautelare per 5 giorni. “Questo processo ha un’importanza storica”, ha evidenziato soddisfatta la procuratrice. Infatti, “potrebbe essere l’ultimo del genere”, l’ultimo in grado di punire quelle follie incivili e gratuite. Delle quali Irmgard Furchner è stata protagonista, non importa se diretta o meno. Quindi, meglio tardi che mai. 

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