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Come stanno oggi i corgi, la nuova vita dei cani della Regina Elisabetta

Alessandra Zavatta
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I cani della regina stanno superando il trauma per aver visto morire la padrona. Muick e Sandy vivono ora al Royal Lodge, vicino al castello di Windsor,  con il principe Andrea e l'ex moglie Sarah Ferguson. E proprio lei, ad un mese dalla scomparsa di Elisabetta II, ha reso note le condizioni dei due corgi prediletti dalla sovrana. "Erano caduti in depressione ma adesso si stanno integrando e giocano con i nostri cinque Norfolk terrier". "È un grande onore occuparsi di loro", ha affermato la duchessa di York, 61 anni, intervenendo all'Henley Literary Festival.


I cani vennero donati alla regina da Andrea e delle sue figlie, la principessa Beatrice ed Eugenia, dopo la morte del duca di Edimburgo. Elisabetta non se ne separava mai. Muick e Sandy erano  nella stanza del castello di Balmoral quando la sovrana è spirata, l'8 settembre scorso. E da allora avevano cambiato il comportamento, divenendo "tristi". Tanto che la Casa reale si era rivolta ad uno psicologo per animali per capire cosa stesse accadendo. Ora, nella nuova sistemazione al Royal Lodge, sembra che i due cagnolini si stiano riprendendo.

La defunta monarca ha posseduto più di trenta corgi durante la sua vita, tuttavia negli ultimi anni aveva resistito ad accettarne di nuovi non volendo lasciarne dopo la sua morte.

L'esperto di comportamento animale, il dottor Roger Mugford, che ha aiutato la regina a gestire il branco di corgi nel corso del tempo, ha affermato che gli animali erano "psicologicamente importanti" per la felicità della regina. Durante i settant'anni di regno una costante nella vita della regina è stato l'amore incrollabile per i suoi corgi, tanto che sono diventati un simbolo della regalità britannica in tutto il mondo.

La passione per questa particolare razza di cani dal mantello color sabbia risale all'infanzia, quando il padre, re Giorgio VI, acquistò per la giovanissima principessa Elisabetta e la sorella minore, la principessa Margaret, un corgi gallese. Venne battezzato Dookie. Qualche anno dopo arrivarono Crackers e Carol. Per il 18° compleanno a Elisabetta venne regalato un corgi femmina, Susan: divennero presto inseparabili. Nel 1947 se la portò perfino in viaggio di nozze con il principe Filippo. Lui, però, non amava molto i corgi e consigliò più volte la moglie di "ridurne il numero perchè abbaiavano troppo". Ma non venne ascoltato, a quanto pare. In alcuni momenti la sovrana arrivò a possedere nove corgi contemporaneamente. I cani vivevano al castello di Windsor e a Buckingham Palace e avevano accesso agli appartamenti reali.

Elisabetta si portava dietro i fedeli animali domestici anche nelle visite di Stato in altri Paesi.  Di ogni loro esigenza si occupavano i valletti. Il biografo reale Brian Hoey ha spiegato nel libro "Pets by Royal Appointment" che i cani mangiavano alle 17 in punto ogni giorno. Venivano nutriti con una dieta di lusso a base di filetto e petto di pollo cucinati da uno chef. I pasti, preparati con cura, venivano poi consegnati da un cameriere e ricoperti di sugo che veniva versato dalla stessa monarca. "I corgi della regina non hanno mai mangiato cibo in scatola e hanno persino ricevuto rimedi omeopatici quando erano malati", ha sottolineato Hoey. "E quando sono morti sono stati seppelliti nella tenuta reale. La sepoltura è stata eseguita dal capo giardiniere di Sua Maestà, mentre lei ha supervisionato il triste momento".

Ognuno degli amati cuccioli ha avuto una lapide dove sono incise le date di nascita e di morte insieme ad un epitaffio. "Per quasi 15 anni il fedele compagno della regina", è riportato su una di essere, rivela Hoey.

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