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Putin ha i soldi per un altro anno. Bomba dell'insider, cosa sta per accadere in Russia

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Le sanzioni alla Russia, la guerra del gas, il caso del Nord Stream, le reali capacità economiche di Mosca. Questi temi sono al centro delle dichiarazioni di Alexandra Prokopenko, già consigliera della Banca centrale russa prima della guerra in Ucraina, ora residente all'estero e analista indipendente per il Carnegie Endowment for International Peace.

 

La notizia di queste ore è quella delle esplosioni ai gasdotti Nord Stream. "Ufficialmente da Mosca si negano tutte le accuse di sabotaggio e si ripete che la Russia non ha bisogno di niente del genere", dice Prokopenko al Corriere della sera riportando i messaggi proveniente da fonti favorevoli al Cremlino di un "sabotaggio da parte degli americani per spingere l'Europa a rafforzare le sanzioni". Difficile dire se queste voci "nascono in modo indipendente o se dietro ci sia la regia" dei capi della comunicazione di Putin. 

 

Comunque sia, "ora ci vorrà un anno e forse più per riparare la conduttura, dunque nel migliore dei casi potrà ripartire l'inverno prossimo". Dopo otto mesi di sanzioni quali sono le condizioni economiche della Russia? "Possiamo vedere nella legge di bilancio per il 2023 che la spesa militare cresce del 40 per cento, a livelli mai visti. Putin ha abbastanza fondi per l'anno prossimo, ma credo che non stia assolutamente facendo programmi sul 2024 o sul 2025. È concentrato sul breve termine, con limiti evidenti. Gli mancano le tecnologie, che non riesce a importare. Anche se Putin mette tanti soldi nella difesa, non può mandare i soldati in guerra con i soldi: deve trasformarli in armi, ma ha possibilità limitate di comprare ciò che cerca", spiega l'ex consigliera della Banca centrale russa.

 

"Non voglio fare previsioni sul punto di rottura, di certo di anno in anno l'economia peggiorerà e diventerà più primitiva sia nell'industria che nell'agricoltura. Però non dimentichiamo che Putin non ha scatenato questa guerra per ragioni economiche: per lui quelle vengono dopo" ricorda Prokopenko che conclude: "Se Putin usasse la bomba atomica, la Cina e l'India interromperebbero qualunque rapporto con lui perché di fatto avrebbe fatto saltare la loro capacità di deterrenza. Sarebbe un colpo mortale per Putin. E lui lo sa".

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